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(FOTO) Si innamora della Sardegna e la gira in moto per cercare lavoro: la storia di un 28enne bresciano

Michel ha 28 anni, una passione per la moto e un amore smisurato per la Sardegna. Dopo aver visitato il Sulcis e in particolare Porto Pino, si innamora della Sardegna, non solo delle sue bellezze naturali. Sono lo stile di vita, il cibo, l’approccio cordiale e aperto dei sardi, l’ospitalità, la cultura e le tradizioni che invogliano il giovane bresciano a trasferirsi qui. «Sono partito da casa, con la mia moto e la mia tenda, in direzione Livorno il 28 maggio- racconta Michel- mi sono imbarcato sul traghetto alle 21 e la mattina successiva ero a Olbia. Da lì sono partito per percorrere tutto il periplo e ritrovarmi a Olbia un mese dopo».

Michel ha un sogno: trovare un lavoro che gli consenta di trasferirsi sull’Isola: «Cercavo un lavoro legato alla valorizzazione e gestione del suo territorio e della sua cultura- spiega il ragazzo bresciano- qualcosa che mi permettesse di stare quanto più a contatto con il vero spirito di quest’isola. Ho un forte interesse per le attività outdoor, l’arte venatoria, la pesca e la pratica del tiro con armi da fuoco in generale». Purtroppo però Michel si è scontrato con la dura realtà sarda, che dal punto di vista delle opportunità di lavoro si è dimostrata piuttosto avara: «ho constatato che è al quanto difficile trovare un inserimento lavorativo in questo ambito – si rammarica Michel- soprattutto in un periodo dove comunque la crisi si fa sentire e il lavoro è poco. Naturalmente avrei anche accettato volentieri un impiego affine con il mio titolo di studi e il mio percorso lavorativo svolto finora (perito meccanico, disegnatore) ma anche su questo fronte non ho avuto alcun riscontro».

Lungo il viaggio però, il giovane amante della Sardegna ha avuto l’occasione di svolgere qualche lavoro, anche se solo per pochi giorni, in cambio di vitto e alloggio e l’ha colta volentieri. A Capitana, Michel ha trascorso qualche giorno all’ Officina Equestre un maneggio dove in cambio di qualche ora di lavoro al giorno, ha avuto la possibilità di piazzare la tenda e usufruire dei servizi e di una cucina all’aperto. A Dorgali invece ha conosciuto Marco:«è stata una bellissima esperienza che mi ha lasciato ed insegnato molto- prosegue Michel- inoltre ho avuto modo di conoscere ottime persone. La capra che sto mungendo in foto è quella di un gentilissimo ragazzo conosciuto per caso a Dorgali, il quale oltre ad avermi fatto conoscere un po’ la zona, mi ha permesso di provare la difficile e faticosa arte della mungitura. Occorre prenderci un attimo la mano, ma una volta appreso il movimento, magicamente il latte esce con discreta costanza».

Il giovane bresciano è rimasto colpito dalla gentilezza e l’accoglienza non solo delle strutture ricettive dove ha dormito per qualche notte, ma anche dalla cordialità di persone conosciute casualmente, come Manuel che a Cagliari si dimostrato davvero disponibile. Anche se con un po’ di fatica Michel riesce a individuare un posto che lo ha affascinato più degli altri: «partendo dal presupposto che la Sardegna è bella tutta, la zona Est è quella che più mi ha colpito- ammette Michel- i monti che poco prima di Arbatax si innalzano sulla sinistra ti danno l’impressione di essere in qualche altopiano del Colorado, ma poco dopo il mare turchese che a tratti si intravede sul lato destro ti ricorda che si tratta sempre della bellissima Sardegna.

Anche le spiagge del versante Orientale sono a mio avviso tra le più belle e tra gole e fondali nulla hanno da invidiare alle restanti spiagge dell’Isola». Michel, uno spirito libero, ha interpretato il modo migliore di fare turismo, non i luoghi dei Vip, i locali alla moda e gli aperitivi, ma la Sardegna vera, quella delle spiagge incontaminate, della gente e del buon cibo: «se continuerò a coltivare il sogno di trasferirmi qui? Purtroppo mi sono reso conto che il lavoro è effettivamente poco, ed escludendo tutte quelle attività che ruotano attorno al turismo, penso sia molto difficile per uno “straniero” trovare un inserimento lavorativo stabile tutto l’anno. Questo però- promette Michel- non esclude il fatto che se un domani si dovesse presentare un’opportunità lavorativa in Sardegna io non ci vada; sono convinto che quest’isola offra uno stile di vita sicuramente tra i più salutari che ci siano».

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