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Corrias sulla nuova legge che limita gli allevamenti a casa: “I porci, stavolta, meritano le perle”

 

È stata approvata i primi di agosto la nuova legge regionale 28 sulla suinicoltura che limita l’allevamento dei maiali in casa.   «La legge va urgentemente modificata, perché così come è stata approvata distrugge una tradizione millenaria della Sardegna, costituita dal porcetto sardo» ha sottolineato ieri Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli. E dopo di lui, è comprensibilmente scaturita, anche sui social, un’accesa polemica.

A questo proposito sono intervenuti anche gli amministratori baunesi.  «Abbiamo sempre detto che i maiali sono un fatto culturale, sociale, economico – si legge in un comunicato stampa diramato stamane dal sindaco Corrias – E che la battaglia contro la peste suina è un fatto di civiltà. Vuoi perché del maiale non si butta niente, vuoi perché non si può buttar niente di ciò che nei nostri territori si sta facendo per vincerla, questa battaglia.  Per questo chiediamo al Consiglio regionale di intervenire urgentemente con l’abrogazione dell’art. 4 e con un disegno di legge atto a salvaguardare, nel rispetto delle norme comunitarie, un uso tradizionale che porta con sé secoli di storia e di vita comunitaria. I porci, stavolta, meritano le perle. Le perle della ragionevolezza e del rispetto, senza le quali, infine, non può esserci civiltà». 

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