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Le lettera del lettore: “Perchè in Ogliastra spesso si accavallano gli eventi?”

Riportiamo integralmente la lettera inviata alla redazione dal lettore Cristian Mascia, a proposito del calendario ricco di eventi in Ogliastra dello scorso 5 agosto.

“Un cinque agosto indimenticabile sotto tanti aspetti.

Inizio da una barzelletta che mi venne raccontata anni fa da un allevatore del mio paese, un uomo che mi ha insegnato tanto. Un ogliastrino trovò in cantina una vecchia lampada, simile a quella di Aladino. Sfregò con vigore venne fuori il genio! Sorpreso e spaventato chiese conferma. Era o no Aladino? Ma la voce gli rispose che no, non era Aladino. «Sono il genio ogliastrino» continuò «chiedimi ciò che vuoi e ti sarà concesso. Bada bene, però, che ciò che mi chiederai sarà concesso anche al tuo vicino, ma al doppio». L’ogliastrino chiese spiegazioni e il genio disse che se avesse voluto un milione di euro l’avrebbe certamente avuto ma al suo vicino ne avrebbe dati due milioni. Fece anche altri esempi. L’ogliastrino sarebbe potuto diventare l’uomo più ricco del mondo ma non ci pensò. Scettico, domandò invece: «Scusa, genio, e se mi rompo una gamba?»

Il genio rispose: «A lui ne romperò due».

L’ogliastrino a quel punto, soddisfatto, rispose: «Bene, allora cavami un occhio».

Da allora in Ogliastra funziona così: meglio vivere da orbi e vedere il vicino cieco che dover essere secondi a qualcuno.

Ecco perché il 5 agosto ci siamo trovati ad avere la Sagra dei Culurgiones (Loceri), la Sagra del Prosciutto (Talana), la Sagra del vino (Jerzu), la Festa della Madonna degli Angeli (Gairo) e un’altra Festa della Madonna degli Angeli (Cardedu).

Così facendo, si sono calpestati quelli che un tempo erano appuntamenti importanti per ogni comunità, per le piccole realtà che con tanti sacrifici mantengono vive le tradizioni in rispetto di una religione che dovrebbe unire ma che invece divide talvolta, facendo soccombere i più piccoli, ridicolizzandoli e sminuendoli. Non si può accettare una situazione del genere, non è comprensibile. Avere eventi calpestati da manifestazioni create a scopo di lucro che ben vengano, è giusto vengano fatte ma senza cancellare la propria storia. Per questo, è giusto che si sentano i sindaci di tutta l’Ogliastra: bisogna evitare che succeda nuovamente.

Pensateci bene… Chi avrebbe voluto vedere Piero Marras? Gli Istentales? O chi avrebbe voluto sentire Maria Luisa Congiu? Assaggiare il prosciutto di Talana, i culurgiones a Loceri? O brindare con un calice a Jerzu?

Avrei voluto essere in ognuno di questi posti ma non mi è stato concesso. Chiedo scusa per aver messo gli occhi nelle dita del genio.”

 

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