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(FOTO) Villagrande, piazza piena e canzoni d’amore. Il recital “Tutto l’Amore del mondo” incanta il pubblico

La serata dedicata all’Amore a Villagrande, “Tutto l’amore del mondo”, aperta da una poesia, ha attraversato musica dall’Ottocento ai giorni nostri, in nove lingue diverse: italiano, sardo, tedesco, inglese, francese, spagnolo, brasiliano, greco, curdo.

La versatile vocalità di Gisella Vacca, nota attrice e cantante, ha reso speciale uno spettacolo che mai è stato banale o ripetitivo. Tra diversissimi tipi di vocalità, che spaziano da timbri più scuri da cantautorato italiano, verso vocalità tipiche degli anni ’20 e ’30, fino a quelle sinuose volute di impostazione lirica, tra le profonde tinte delle note più gravi verso limpidi e incantevoli acuti, ha catturato il pubblico tenendolo con il fiato sospeso.

Il tutto impreziosito dalle note del pianoforte di Renato Muggiri, pianista e compositore di stampo classico ma con una grande esperienza in diversi generi musicali, che ha ricamato arrangiamenti tra il classico e il jazz, lo swing e la bossanova, l’improvvisazione e l’utilizzo di frammenti delle grandi composizioni classiche di Chopin, Bach, Beethoven, talvolta riprese integralmente, a volte rivisitate in chiave personale, conservando come cifra stilistica quella varietà timbrica che caratterizza la sua identità musicale.

Brani noti a tutti, come “Les feuilles mortes” e “Besame Mucho”, ma anche un canto greco e uno curdo, sconosciuti ai più; un lied di Schumann e “Amore che vieni, amore che vai” di De Andrè hanno offerto al pubblico entusiasta un percorso variegato e suggestivo per un’indimenticabile serata sotto le stelle. Momenti di leggerezza e ilarità si sono raggiunti durante la divertente poesia di Stefano Benni, che con frizzante ironia ha descritto l’evoluzione di una quotidianità in un rapporto di coppia.

«La serata è stata veramente intensa.  Nonostante lo spettacolo abbia preso forma già in diverse circostanze – l’abbiamo presentato a Santulussurgiu, Ovodda, Girasole, due volte a Cagliari tra cui una nella prestigiosa Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria – portarlo in scena nel proprio paese è sempre un’emozione speciale. Anche il luogo prescelto dall’amministrazione, la Piazza Municipio, ha dato la possibilità alla comunità di riscoprire un delizioso angolo di paese, visto generalmente solo come parcheggio, che tra l’incantevole profilo del Monte Isadalu e la suggestiva scultura di Gesuino Cadeddu ha offerto un raffinato sfondo per il nostro spettacolo. Il pubblico è stato attento ed entusiasta, e ha dimostrato grande curiosità e sostegno già durante l’allestimento e il sound-check, e profonda partecipazione durante tutto lo svolgimento della serata, e soprattutto durante il bis, che ha avuto come protagonista il più bel canto d’amore in lingua sarda, A Diosa» ha commentato il musicista Renato Muggiri.

Le immagini più belle nella photogallery di Franco Casu:

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 Serata Villagrande 6  

 

 

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