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Il Coro Montesantu di Baunei tra soddisfazioni, traguardi e sacrifici. Parlano Gianpriamo Incollu e Juan Paolo Tegas

 

Il Coro Montesantu di Baunei nasce quattordici anni fa da una sua idea, spiega Gianpriamo Incollu (Maestro fondatore del Coro Montesantu, attualmente anche Maestro del Coro femminile Santanna di Tortolì): tornato nel 2004 a Baunei dopo alcuni corsi di specializzazione in orchestra – è un fagottista – l’uomo avverte l’esigenza di continuare a fare musica. Decide allora, preso dall’ispirazione, di contattare alcuni amici che facevano parte di un coro misto scioltosi qualche anno prima.

L’obiettivo? Fondare un coro maschile di matrice popolare. «Dopo una prima selezione delle voci,» racconta Incollu «iniziai a lavorare ai primi canti tratti dal repertorio nuorese, con particolare predilezione per quelli scritti da Tonino Puddu. Qualche mese più tardi, grazie alla collaborazione con Juan Paolo Tegas, sono nati i Montesantu e, su un testo di mio fratello Efisio, A duru duru sa pipia, i nostri primi brani in dialetto baunese».

L’idea è sin dall’inizio quella di avere un proprio stile, questo sia riguardo alla lingua utilizzata che il tipo di emissione.  «Ciò che ho sempre cercato di fare è stato non emulare stili di canto già esistenti. Col passare del tempo, è maturata in me la consapevolezza che solo componendo brani originali, possibilmente in dialetto baunese, il nostro coro avrebbe potuto destare curiosità negli ascoltatori e così la collaborazione con i poeti del gruppo prosegue. Nascono così Sa posta ‘e su idileddu, Babbu nostru, As campanas e Sa funtanedda».

Nel 2009 il Coro Montesantu incide un Cd. È un periodo difficile, però, un periodo amaro.  «È stato per noi un anno triste a causa della perdita di un nostro corista, Silverio. Non è stato facile risollevarci da questo duro colpo e la scelta di incidere il Cd è maturata anche per non buttare all’aria tutti gli sforzi fatti fino a quel momento. Il Cd è dedicato a Silverio».

La speranza è avvicinare i giovani al mondo del coro, alla musica e alla tradizione.  «La realizzazione del Cd ci ha dato la possibilità di farci conoscere meglio da tante persone e ha contribuito, in una certa misura, ad avvicinare qualche giovane al nostro coro, anche se poi gli stessi si sono riallontanati per motivi di studio» dice Incollu «Sì, dicemmo che la musica ci avrebbe regalato tante belle sorprese e così è stato. Abbiamo avuto la fortuna di partecipare a tante rassegne, prima fra tutte Canti dall’Orthobene, e di intraprendere interessanti scambi culturali con tanti cori sardi e della penisola».

«Dal 2004 sono cambiate tante cose,» conclude Incollu «tanti dei coristi della prima ora non ci sono più e tanti sono quelli nuovi. Il coro, essendo formato da uomini, è in costante mutazione e perciò anche il suo suono cambia e si evolve. Naturalmente arrivare fin qua non è stato facile, per tanti motivi, ma ogni volta che organizziamo una rassegna o che cantiamo in pubblico è sempre emozionante e sapere di aver trasmesso qualche emozione ci rende orgogliosi».

Profumo di secondo Cd, per il Coro che ormai vanta molti anni di lavoro.  «Quando è nato il Coro Montesantu,» continua Juan Paolo Tegas (Presidente del Coro e autore di diverse canzoni del nostro repertorio) «sapevamo di percorrere una strada nuova, quella del canto corale che non apparteneva certo alla tradizione baunese. Sin dai primi momenti, però, abbiamo sentito forte l’incoraggiamento dei nostri compaesani, i quali, attraverso la costante presenza ai nostri concerti, ci hanno manifestato il loro affettuoso sostegno. Oggi, a distanza di anni, quell’incoraggiamento è diventato qualcosa di più importante, un sentimento che traspare dai loro occhi nell’ascoltare i nostri canti e trova in quelle parole, in quelle musiche un modo nuovo di sentirsi baunesi, attraverso il Coro».

Un valore aggiunto: ecco cos’è la musica per i membri del Coro. «Nella frenesia della vita quotidiana, la musica sa fermare il tempo e dà modo a tutti noi di ascoltare. Scopriamo così che tutte le cose hanno un’anima viva, il vento, le foreste, il mare, il silenzio. La musica sa coglierne il linguaggio e lo traduce a noi attraverso il sentimento. Puoi anche non conoscere nessuna lingua al mondo, ma girare il mondo e parlare ai popoli attraverso la musica perché tutti capiranno».

 Emozioni inimmaginabili, quelle suscitate dal canto e dalla musica.  «Un vortice di emozioni indescrivibili che le parole non sanno raccontare» aggiunge Tegas «Vestire la divisa del Coro Montesantu ci proietta in una dimensione di appartenenza alla nostra comunità e alla Sardegna intera fatta di responsabilità, di coraggio, di sacrifici, ma anche di grandi soddisfazioni, di amicizie, di momenti indimenticabili da custodire gelosamente nello scrigno dei nostri ricordi più belli».

I brani cui si definiscono più affezionati sono certamente quelli che vantano, sia nelle parole che nelle musiche, interamente la firma dei componenti del Coro e del Maestro Incollu, eccezionale, riportando le parole di Tegas, “nel saper attingere a piene mani dal patrimonio delle nostre tradizioni ponendo la massima attenzione a non stravolgerne l’originalità”.

«Sono nati così i canti Montesantu, dal promontorio sul mare che dà il nome al nostro Coro, brano scritto da me, con l’intento di raccontare la spettacolare bellezza della Costa Baunese dove anche la sabbia è così bianca da sembrare neve che si unisce al mare cristallino e turchese. Si prosegue poi con As Campanas, che riprende in musica l’antica melodia delle campane della nostra Chiesa e Su Ballu de Ischina, il Ballo tradizionale Baunese, brani scritti da Efisio Incollu, voce e tenore del nostro Coro. Non dimentichiamo certo il brano che, su tutti, caratterizza la nostra appartenenza all’Isola quando varchiamo il mare: Non potho reposare».

Importante il gemellaggio con il Coro Alpino Sestese di cui Tegas racconta gli albori.

«Alcuni anni fa, il Presidente del Coro Alpino Sestese, Maurizio Perrini, durante una vacanza estiva a Santa Maria Navarrese, ha avuto modo di conoscere il Coro Montesantu, grazie alla passione per il canto ed ai racconti di alcuni nostri coristi. Sono così iniziati una serie di contatti che nel dicembre 2017 hanno portato il Coro Montesantu ad esibirsi a Sesto Calende e, nel giugno 2018, in occasione della manifestazione Sa Coua Baunesa (Cortes Apertas) il Coro Alpino Sestese a Baunei. E’ stato un gemellaggio particolarmente ricco di emozioni dove, attraverso il canto, si è esaltato il patrimonio culturale delle rispettive tradizioni. La trasferta baunese è stata particolarmente apprezzata dagli amici di Sesto, che hanno dato un saggio della loro bravura e della bellezza dei loro canti in due concerti tenutisi rispettivamente nella Chiesetta dell’Assunta a Santa Maria Navarrese e per le vie del centro storico di Baunei».

Il bilancio finale è assolutamente positivo: «Il Coro Montesantu ha contribuito a far conoscere, in tutti questi anni, l’enorme patrimonio delle nostre tradizioni inserendosi, a pieno titolo, nel contesto delle Associazioni che operano per la valorizzazione della cultura sarda.  In tutte le sedi in cui è stato chiamato ad esibirsi, il Coro ha rappresentato i più alti valori della nostra appartenenza all’Isola, all’Ogliastra e alla comunità baunese. Continuerà a farlo, con la stessa passione, anche nei prossimi anni, in nome del canto, di quella magica atmosfera che ferma il tempo e ti prende il cuore, regalandoti sensazioni indimenticabili».

 

 

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