Con il ritorno della bella stagione, a Villagrande si torna a dipingere. L’Associazione Culturale Amistade ha ripreso i lavori di manutenzione dei vecchi murales del paese. L’iniziativa, partita in autunno scorso e promossa per ingentilire il paese e per ricordare a tutti i compaesani la vitalità sociale e la passione politica di un passato non troppo lontano, aveva necessitato di un anno di ricerche per il reperimento del materiale.
«Ieri si è concluso il rifacimento di una tra le più significative opere di Francesco Del Casino,» raccontano i membri dell’Associazione Amistade «realizzata presso la casa Mossudu sul finire degli anni Settanta».
Le pessime condizioni della parete (da ricordare che la casa è disabitata da anni) hanno reso necessario il trasferimento del murale presso la casa della famiglia Cannas che, ringraziata ampiamente dall’Associazione, ha mostrato una cortese disponibilità.
«L’artista villagrandese Barbara Vargiu ha riproposto tal quale l’opera dell’artista toscano, simboleggiante un moto di protesta che fa ben risaltare le passioni politiche del periodo in cui è stata realizzata, e che è stata affiancata da un’opera del poeta Gian Mario Cannas, anch’egli di Villagrande, che richiama l’attenzione sul problema molto attuale della gestione dell’acqua».
Il sostegno economico della leva ’75 ha permesso – raccontano i membri dell’Associazione – la realizzazione di quest’opera. I 43enni hanno dedicato l’opera ai “fedales” scomparsi.
«Prossima opera, una singolare visione del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, sempre del maestro toscano Francesco Del Casino».
Tra questi murales e quelli raffiguranti i centenari – realizzati da uno spontaneo comitato di cittadini – per le strade di Villagrande si potrà respirare aria di tradizione e di passato, un passato che ci riguarda tutt’ora. Un passato da custodire e da proteggere. Un passato che è parte di tutti noi.