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Sabatini: “Occorre impugnare il testo, approvato definitivamente, del decreto legislativo in materia di zootecnia”

Franco Sabatini

Franco Sabatini

L’8 maggio il Consiglio dei Ministri si è riunito sotto la Presidenza di Paolo Gentiloni e, su sua proposta in qualità di Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ad interim, ha approvato in esame definitivo il decreto legislativo che introduce una nuova disciplina in materia di zootecnia. Franco Sabatini, Presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale, ritiene la norma assolutamente dannosa per la Sardegna.

«Si tratta di disposizioni di legge sulla disciplina della riproduzione animale in attuazione dell’articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154 con le quali vengono riconosciuti, quali enti selezionatori deputati alla realizzazione e gestione di programmi genetici, i soggetti in possesso di determinati requisiti: solo a essi competerebbe, quindi, la gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici ciò determinando che la Regione Sardegna dovrebbe necessariamente rivolgersi all’esterno per la realizzazione di queste attività anziché svolgerle al proprio interno. A tal proposito ribadisco, come ho già precisato in altre occasioni, che la RAS ha fatto una scelta precisa, ossia quella di fornire internamente un servizio di assistenza tecnica legata all’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale attraverso l’Agenzia LAORE, e che ritengo necessario che si operi la medesima scelta per il comparto zootecnico» ha affermato il consigliere regionale ogliastrino.

«In passato – conclude – mediante apposita convenzione esterna, veniva affidato all’ARAS (Associazione regionale allevatori della Sardegna, ente associativo a carattere tecnico economico riconosciuta giuridicamente con decreto del Presidente della Regione n. 19 del 9 marzo 1982) un servizio di assistenza tecnica relativamente al settore zootecnico: oggi questo servizio è venuto meno poiché la Regione ha deciso di non rinnovare la convenzione, lasciando scoperto di supporto un segmento di rilevanza strategica per lo sviluppo economico locale. Ho già sostenuto, inoltre, che la gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici costituisce strumento imprescindibile per la tutela e valorizzazione della biodiversità animale e delle razze autoctone e che, pertanto, stante la rilevanza di tale aspetto per il comparto agropastorale che continuo a ritenere strategico per il rilancio dell’economia isolana, la tenuta dei libri genealogici e ei registri anagrafici debba essere in capo alla Regione. Da qui la mia richiesta alla Giunta di impugnare quanto prima il testo definitivo del decreto legislativo discusso approvato il giorno 8 maggio 2018».

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