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Storie di longevità. Il celebre demografo Poulain a Villagrande: “Questo paese è un paradiso in terra”

Si è parlato di tradizione, di longevità, di stile di vita e di unione alla serata dedicata alla longevità che si è tenuta a Villagrande presso il Zona Blu Bar. Ospiti d’onore, il demografo belga Michel Poulain e il dott. Gianni Pes, entrambi cittadini onorari del paese e profondi conoscitori della tematica. Seduti a cerchio, gli anziani – tra i quali il noto zio Michelino Scudu, cento anni il prossimo gennaio, e una coppia di anziani in abito tradizionale sardo – gli amministratori villagrandesi e i due studiosi.

Numerosi gli interventi.

Anna Rubiu – parlando a nome anche degli altri titolari, Monica e Sonia Striccialu e Antonio Lepori – ha spiegato il perché di un nome così caratteristico per il bar: «Le zone blu sono quelle dove si vive più a lungo e in buona salute. Villagrande ha ottenuto, dopo anni di ricerche e studi, il primato mondiale della longevità maschile. L’idea nasce proprio da qui. Ci dispiaceva che per chi transitava in questo paese non ci fossero più indicazioni, più informazioni riguardo questo importante riconoscimento, riguardo le tradizioni, la nostra cultura e i nostri longevi. Ecco il perché dei pannelli informativi all’interno e all’esterno del locale. Tra i nostri obiettivi, la degustazione delle prelibatezze della nostra terra. Ci auguriamo che il nostro progetto sia un input per chiunque voglia contribuire alla crescita del nostro paese».

«Per noi, gli anziani sono una risorsa, a loro noi teniamo molto» ha spiegato il sindaco di Villagrande Giuseppe Loi. Ha continuato poi, rivolto ai titolari del bar: «Questi ragazzi che oggi vedete con la maglietta blu e che hanno chiamato il bar tradizionale della piazza principale di Villagrande “Zona Blu Bar” si stanno, con coraggio, cimentando in un’iniziativa imprenditoriale in un momento non di grande gloria. Io li voglio, a nome di tutta la comunità, incoraggiare: sicuramente date un segnale importante al futuro del paese!» Ha poi consegnato ai titolari il gagliardetto della città, dando la parola al professore Gianni Pes, ormai di casa a Villagrande, che ha coinvolto tutti i presenti con riferimenti ai suoi studi in materia di longevità. 

Gisella Rubiu, intervenuta anche a nome delle associazioni villagrandesi (tra cui l’Associazione Amistade e il gruppo di cittadini “Po sa idda” ) ha fatto riferimento ai suoi scritti e alle abitudini di un tempo, un occhio al passato e uno al presente: «Si respira aria buona e si vive bene in questi posti che trasudano bellezza. I miei scritti sono stati ispirati dagli studi di Pes e Poulain, e mi sono sempre sentita attratta dalla teoria epigenetica secondo la quale noi siamo longevi non solo per una questione genetica ma anche perché si mangia e si vive in un ambiente sano». Parla anche di famiglia, dell’unione che era un po’ il motore primo dell’intera comunità e delle donne, portatrici di longevità: «In famiglia si apprendevano i concetti di lealtà e di condivisione, erano principi che davano i propri frutti nel lavoro e nella vita sociale. Sono state le donne a trasmettere i fattori di longevità, loro erano molto attente allo stile di vita».

Toccante l’intervento di Poulain – vestito occasionalmente con abiti villagrandesi – «Era l’ottobre del 2001 quando mi è stato chiesto di dimostrare la longevità eccezionale dell’Ogliastra. Mi è stato suggerito di seguire la vita di questo villaggio da vicino per ricostruire la storia della popolazione. Al momento, c’erano molti centenari e questo risultato rendeva Villagrande il paese più longevo della Sardegna. Oggi ha raggiunto il numero eccezionale di 43 centenari, due ancora viventi. Più di 70 persone hanno raggiunto i 98 anni. Oggi ci sono più di 70 novantenni. Questa è una cosa eccezionale, straordinaria. Ho viaggiato tanto e posso confermare che Villagrande è un villaggio unico al mondo. Da 18 anni vengo e trovo un sacco di amici. C’è una spiegazione genetica ed epigenetica per questo vivere a lungo: lo dovete ai vostri antenati. Il fenomeno della longevità è dovuto anche allo stile di vita, all’ambiente sano che vi circonda. All’attività fisica, anche. Aria e acqua sono di qualità eccezionale, i prodotti sono fatti in casa. Gli anziani non vengono lasciati soli, chiusi nelle case di riposo, ma vivono la comunità: questa gioia di vivere è spesso condivisa con un buon bicchiere di vino fatto in casa. Come dice zio Michelino, il vino è il sangue di Dio. In particolare mi rivolgo ai giovani: la longevità è una cosa che si tramanda di generazione in generazione, preservate le tradizioni e il reciproco amore che si vive qui. Questo paese deve rimanere un paradiso in terra per tutti voi».

Dopo gli interventi, una degustazione di prodotti tipici serviti in tagliere e, successivamente, la musica degli Strings on fire.

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 Serata Villagrande con Poulain 20  

 

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