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Al torneo di murra di Ulassai in palio capre e vitelli. Insorgono gli animalisti: “Pratica squallida, gli animali non sono premi”

Ulassai,  la Pro Loco per la prima edizione del torneo di Sa Murra Ulassese che si svolgerà oggi ha messo in palio come premi un vitello, due capre e un maialetto per i vincitori. La reazione degli animalisti non si è fatta attendere.

Pubblichiamo integralmente la lettera che l’attivista e animalista Paola Re ha inviato al nostro giornale, con la quale invita a riflettere su quanto successo nel comune ogliastrino: 

 

«Ho appreso da una locandina che il 30 aprile a Ulassai si svolgerà il I torneo di Sa Murra Ulassese, organizzato dalla A.T. Pro Loco Ulassai, in cui saranno dati i seguenti premi: 1° un vitello, 2° due capre, 3° due girarrosti e due spiedi, 4° un maialetto e due forme di formaggio, 5° due taglieri e due guanciali. Basterebbe un regolamento tutela animali dettato dal buon senso, peraltro difeso dalla sentenza 6317/2004 del Consiglio di Stato http://www.giustiziadipace.it/regolamenti-comunali-a-tutela-dei-diritti-degli-animali-sentenza-n-6317-del-27-settembre-2004/ , a vietare questa mercificazione vergognosa dei corpi di esseri non umani invece la politica tetragona di certi enti locali continua a ignorare che gli animali sono esseri senzienti, meritevoli di rispetto e soprattutto di una dignità. Come se non bastasse lo strazio che devono sopportare in fiere, mercati, allevamenti, negozi in cui sono esposti e messi in vendita come oggetti, devono anche essere dati in premio a un torneo. Mi rivolgo al Comune di Ulassai perché credo che un’istituzione non debba permettere una pratica così squallida sul suo territorio».

«I divieti non sono mai l’esempio migliore per insegnare e lo stato di polizia non è il migliore stato possibile – conclude Paola Re – Il buon senso dovrebbe prevalere in ogni comportamento sociale ma ciò accade raramente, e alla A.T. Pro Loco Ulassai non è accaduto, quindi un’istituzione deve fare il suo dovere anche vietando, soprattutto in questo caso in cui lo scopo è quello di tutelare esseri non umani indifesi di cui, è bene ricordare, il Sindaco di Ulassai Gian Luigi Serra è responsabile in prima persona. Se poi, oltre agli animali vivi, vogliamo commentare premi come formaggi, guanciali, girarrosti, spiedi, taglieri resta poco da dire se non che sarebbe necessario un cambio di rotta e invogliare il pubblico a mangiare cibo vegetale. Gli animali non sono ingredienti ma esseri senzienti e, oltre a non essere dati in premio, non dovrebbero essere massacrati e sgozzati per finire infilzati e fatti a pezzi in certi strumenti agghiaccianti».

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