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Papa Francesco consola Emanuele, da poco orfano: «Tuo papà, ateo, è anche lui in cielo»

Ancora una periferia nel cuore di Papa Francesco: ieri il pontefice ha visitato la parrocchia di San Paolo della Croce a Corviale, il quartiere dove c’è quello che tutti a Roma chiamano il ‘serpentone’, un fabbricato lungo un chilometro, con 1.200 appartamenti, migliaia di abitanti. Una specie di ‘paese’, simbolo della periferia romana, oggi in cerca di riscatto dopo anni di degrado.

Ma, come riporta Repubblica, non ce l’ha fatta il piccolo Emanuele a pronunciare davanti al Papa e a tutti gli altri bambini del catechismo la domanda che aveva preparato assieme al parroco per la visita di Francesco alla parrocchia romana. Davanti al microfono, il bimbo ha cominciato a piangere coprendosi il viso. Bergoglio lo ha incoraggiato a salire vicino a lui e lo ha abbracciato a lungo, invitandolo a rivolgergli la domanda all’orecchio.

Poi il pontefice ha commentato: “Magari tutti potessimo piangere come Emanuele quando abbiamo un dolore come lui nel cuore. Lui piange per il papà. Io ho chiesto il permesso a Emanuele di dire in pubblico la sua domanda. Poco fa è venuto a mancare il papà, era ateo ma ha fatto battezzare tutti e quattro i figli, era un uomo buono: è in cielo papà? mi ha chiesto”.  E il Papa ha risposto: “Che bello che un figlio dica del suo papà che era bravo, è una bella testimonianza di quell’uomo ed è una bella testimonianza che abbia avuto il coraggio di piangere davanti a tutti noi. Non aveva il dono della fede ma ha fatto battezzare i figli, aveva il cuore buono, com’è il cuore di Dio davanti a un papà così? Dio ha un cuore di papà e davanti a un papà non credente che è stato capace di battezzare i figli pensate che Dio sarebbe capace di lasciarlo lontano da lui? No. Ecco Emanuele, questa è la risposta. Parla con tuo papà, prega con tuo papà, grazie Emanuele“.

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