Un olio extravergine di oliva sardo si è aggiudicato il primo premio nella categoria fruttato verde leggero del prestigioso concorso Mario Solinas attribuito dal Consiglio Oleicolo Internazionale all’olio extravergine di oliva di qualità. L’olio in questione è quello prodotto dall’Accademia Olearia di Alghero della Famiglia Fois e ha scalato i vertici della classifica mondiale dei finalisti del premio Mario Solinas posizionandosi accanto ad altri due oli prodotti da due aziende olivicole italiane.

Al primo e terzo posto della categoria fruttato medio verde, infatti, si sono posizionate rispettivamente le aziende agricole Leone Sabino di Canosa di Puglia (BT) e Frantoio Romano di Ponte (BN). Il concorso, alla sua diciottesima edizione, si è tenuto a Madrid e ha visto la partecipazione di 189 aziende provenienti da 11 diversi paesi. Secondo produttore mondiale di olio, l’Italia ha partecipato quest’anno con 15 aziende, 3 delle quali hanno presentato i 3 oli extra vergine di oliva migliori al mondo. Nel 2016 e nel 2017 l’azienda italiana di Paolo Bonomelli di Torri del Benaco (VR) si era aggiudicata la medaglia d’oro del premio Solinas.

Un caposaldo della cultura mediterranea ha avuto la sua celebrazione ieri a Ilbono: nel capoluogo ogliastrino dell’olio si è tenuta ieri la premiazione della 9° edizione del concorso oleario Su giru e s’ollu.

Il panel di giudici, nella giornata di giovedì ha assaggiato 79 campioni di olio presentati da olivicoltori professionisti e amatoriali. Gli assaggiatori hanno valutato le caratteristiche organolettiche dei prodotti, rilasciando ai produttori un’etichetta che ne definisse pregi e difetti.

Il premio per l’olio migliore è stato vinto da Simonetta Franceschi, di Lanusei, che parteciperà a Gonnosfanadiga al concorso che decreterà il miglior olio sardo: in omaggio per lei dodici piantine innestate d’ulivo. Seconda e terza piazza rispettivamente alla società agricola V.B.G. delle sorelle Vittoria, Elisabetta e Giulia Piroddi, di Jerzu, e a Giambattista Usai di Elini.

Un riconoscimento, nella sezione “Imbottigliatori”, per l’oleificio Demuru Paolo di Ilbono.

In coda alla manifestazione si è tenuto un convegno. Dopo i ringraziamenti del sindaco Andrea Piroddi sono intervenuti Sergio Meloni, dell’agenzia Laore, che ha parlato del processo produttivo dell’olio d’oliva ideale, e l’antropologo Pierre Guy Stephanopoulos, sull’importanza dell’olio nel mediterraneo antico.

L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Ilbono, dall’associazione turistica “Pro Loco Ilbono” e dall’agenzia Laore. Grande entusiasmo nelle parole del primo cittadino Andrea Piroddi «senza dubbio un ringraziamento sentito va alla Pro Loco, che ha svolto un lavoro encomiabile nella raccolta dei campioni e nell’organizzazione del concorso. L’ulivo – osserva Piroddi – è un elemento sostanziale dei nostri paesaggi, e un’olivicoltura ben organizzata contribuisce a prevenire il dissesto idrogeologico. Inoltre la collaborazione dei tecnici di Laore e degli esperti delle camere di commercio, nel panel dei giudici, ci ha permesso col tempo di migliorare la nostra produzione, facendo via via scomparire gli errori che, anche per ingenuità, erano inevitabili».