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Bari Sardo, riprodotti due abiti della tradizione locale di metà ‘800, verranno esposti al convegno: “Coloris e Manteddus”

La prima tappa di un lavoro di valorizzazione delle nostre radici, che vedrà l’Ogliastra protagonista di un percorso comune che inizierà domenica 15 aprile a Bari Sardo con la presentazione del vestiario di metà 800.

Questo sarà il tema principale del convegno “Coloris e Manteddus” organizzato dalla neo “Associazione Culturale Nostra Signora di Monserrato “, che nata nel 2016 ha come scopo principale lo studio, l’approfondimento e la ricostruzione dell’abito tradizionale bariese.

In tale occasione verrà esposto il lavoro di riproduzione di due abiti della tradizione locale di metà Ottocento, riprodotti grazie alle preziose tavole dell’acquarellista Giovanni Gessa.

I quattordici acquarelli inediti realizzati ad acquarello e gomma arabica sono stati acquistati dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico nel dicembre del 2009 presso un antiquario di Parigi.

Le opere sono state dipinte su cartoncino 36,9×24 cm e alcune mostrano il bollo a secco Bristol Paper.
Gli acquarelli sono contenuti in una cartella di cartone di cm 38,5×26 recante un’etichetta in carta bianca sagomata con scritta a mano “Pour Monsieur Ch. Dieude’ Defly Consul De France à Milan”.

Le opere, risalenti agli anni 1858 -1860, rappresentano uomini e donne di Cagliari, Bosa, Orani, Oristano, Pirri,  Villagrande e ovviamente Barisardo si distinguono per la qualità del tratto, per la meticolosità del disegno, quasi da miniatura, e per l’attendibilità di forme e colori degli abiti riprodotti.

Purtroppo dell’autore, Giovanni Gessa si sa ben poco, se non che dodici opere dello stesso artista, anch’esse riproducenti figure maschili e femminili di diverse località della Sardegna, furono acquistate nel 2008 dalla Biblioteca Comunale di Cagliari per iniziativa dell’Assessore alla cultura professor Giorgio Pellegrini.

Sarà occasione grazie alla presenza dei massimi cultori del vestiario tradizionale isolano di confrontarsi in un dibattito della tipologia e delle fogge che erano presenti a Bari Sardo e nell’aria Ogliastrina nel XIX secolo.

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