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Sabatini: “Sbloccare la situazione di stallo in cui versa il servizio di assistenza tecnica del comparto zootecnico”

«Il comparto zootecnico ad oggi è totalmente privo di un servizio di assistenza tecnica. È una contraddizione in termini: da una parte, la Regione Sardegna eroga finanziamenti per il benessere animale ma, dall’altra, non fornisce adeguata assistenza agli allevatori, necessaria per supportare ed indirizzare il corretto impiego delle risorse le quali finiscono solo ed esclusivamente a tamponare situazioni contingenti rivelandosi per nulla utili al potenziamento delle aziende».  Franco Sabatini, Presidente della Commissione lamenta la mancata erogazione da parte della Regione Sardegna di un servizio che ritiene rilevante per il supporto allo sviluppo delle aziende locali, sempre più attanagliate dalla crisi del comparto.

«Anche un altro aspetto mi risulta poco chiaro: la Regione Sardegna ha fatto una scelta precisa, ossia quella di fornire internamente un servizio di assistenza tecnica legata all’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale attraverso l’Agenzia LAORE; non mi spiego perché non si operi la medesima scelta per il comparto zootecnico. In passato, mediante apposita convenzione esterna, veniva affidato all’ARAS (Associazione regionale allevatori della Sardegna, ente associativo a carattere tecnico economico riconosciuta giuridicamente con decreto del Presidente della Regione n. 19 del 9 marzo 1982) un servizio di assistenza tecnica relativamente al settore zootecnico: oggi questo servizio è venuto meno poiché la Regione ha deciso di non rinnovare la convenzione, lasciando scoperto di supporto un segmento di rilevanza strategica per lo sviluppo economico locale. Eppure le soluzioni si intravedono: il ricorso ad una società in house oppure il potenziamento del personale che fa parte della struttura di LAORE a cui affidare anche l’assistenza tecnica del comparto zootecnico… in fin dei conti, le somme sono comunque impegnate da anni con quella finalità e le risorse ci sono perché la Regione fornisca direttamente il servizio di assistenza tecnica. È stato di recente approvato in Consiglio regionale un Ordine del Giorno con il quale si impegna la Giunta a presentare in tempi strettissimi un disegno di legge finalizzato a valorizzare l’attività di assistenza tecnica nel settore zootecnico sardo. Eppure ritengo che sia necessario essere ancora più risolutivi perché non possiamo lasciare da sole le aziende del comparto: è il momento di guardare in faccia il problema e fare una scelta politica chiara che preveda o l’esternalizzazione di tutti i servizi di assistenza tecnica dei comparti agricoli o strutturarli all’interno della Regione. Viene da se – prosegue Sabatini – che, se per assorbire nelle strutture regionali il personale di ARA Sardegna occorre sottostare ai vincoli stabiliti dallo Stato in tema di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, è chiaro che deve essere aperta quanto prima una vertenza con il Governo al fine di ottenere le deroghe necessarie per le stabilizzazioni di detto personale, esattamente come occorre fare per quello di FORESTAS, in attesa ormai da anni di avere certezze»

Sabatini lamenta anche le ingerenze romane sulle associazioni provinciali e interprovinciali sarde dell’APA e dell’ARA che fanno capo all’AIA nazionale «Trovo inoltre assurdo che sia l’APA che l’ARA oggi siano state commissariati dall’AIA, quindi direttamente da Roma, nonostante siano interamente finanziati dalla Regione Sardegna e ciò in rispondenza di una logica che definirei quasi di stampo colonialistico. E non voglio far passare in secondo piano le problematiche relative ai licenziamenti in corso dei dipendenti delle Associazioni provinciali e interprovinciali degli allevatori, fenomeno al quale occorre quanto prima trovare una soluzione, ponendo in essere azioni che mirino a sanare la situazione derivante dalla non puntuale erogazione degli emolumenti stipendiali al personale, a cui mira anche l’Ordine del Giorno presentato in Consiglio regionale

Ed ancora: «poiché APA e AIPA, a seguito di delega da parte dell’AIA a cui sono associate, si occupano delle lavorazioni necessarie alla tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici, è indispensabile verificare l’applicabilità del regolamento UE 2016/1012 pubblicato il 29 giugno 2016 sulla Gazzetta europea e recepito dall’ordinamento interno, nonché avviare con il Ministero delle politiche agricole le interlocuzioni necessarie per ottenere che queste attività rimangano di competenza delle associazioni provinciali e interprovinciali e non vengano avocate a sé dall’AIA a causa dell’attuale stallo e carenza di sinergia tra Regione e Associazioni: ai sensi dell’art. 2, comma 5 del Regolamento, sarebbe infatti possibile istituire direttamente in Sardegna, all’interno della Regione, l’Ente Selezionatore della Pecora Sarda, Capra Sarda e Bovini Rustici Sardi con i relativi controlli, il che consentirebbe di avere una gestione autonoma della zootecnia, con la possibilità di potenziare l’allevamento delle specie che siamo interessati a sviluppare, tutelare, premiare e che sono fondamentali per le produzioni alimentari tipiche della sardegna (DOP, IGP etc). In coordinamento con le altre agenzie regionali si potrebbero modulare e implementare i servizi al sistema allevatoriale per supportare al massimo i prodotti alimentari tipici della Sardegna».

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