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Uno sportello per aiutare i giovani a trovare lavoro: approda a Tortolì il progetto Policoro

caritas tortolìA Tortolì, con sede alla Caritas (via Monsignor Virgilio n°108), approda il Centro Servizi del Progetto Policoro: è possibile trovare lo sportello aperto ogni mercoledì mattina, dalle 9.30 alle 12 o su appuntamento.

Ma cosa è il Progetto Policoro?  Nasce una ventina di anni fa grazie a don Mario Operti, sacerdote piemontese, con lo scopo di contrastare un grave problema del Sud Italia, la disoccupazione giovanile. Si diffonde a macchia d’olio, dapprima aderiscono Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna poi anche il Nord e il Centro lo abbracciano con entusiasmo.

L’obiettivo? Cercare, mediante una fitta rete di relazioni che vede soggetti laici ed ecclesiastici lavorare insieme (animatore di comunità e Pastorale Sociale del Lavoro, Pastorale giovanile e Caritas italiana), di educare al futuro in modo particolare, profondo, preciso. In modo serio e personalizzato. Con sensibilità e prontezza.

Il progetto Policoro aiuta i ragazzi sopra i 16 anni nella ricerca del lavoro, sì, ma è anche molto di più, è dispensatore di speranza, luogo di promozione umana, di supporto, di orientamento e di consiglio. Una spinta per comprendere la propria strada, per arrivare alla serenità lavorativa, certo, ma anche emotiva – che poi sono due cose che vanno a braccetto –.

Aiuta nella compilazione del curriculum vitae, ad esempio, ma fornisce un supporto anche per concretizzare un’idea di tipo imprenditoriale – grazie a percorsi formativi e al Prestito di Speranza e Microcredito –. Insomma, porta i giovani a crescere, a volare con le proprie ali, a trovare il giusto cammino e a seguirlo, con intelligenza e consapevolezza.

Il Progetto Policoro guarda a ogni individuo nella sua unicità, ne vede la preziosità. Valorizza le attitudini, riconosce il cuore e cura la dignità umana guidando ogni ragazzo con il percorso individuale migliore per lui. Dà anche vita anche ai cosiddetti Gesti Concreti, idee imprenditoriali e reciprocità, ditte individuali, cooperative in relazione con il territorio, con diversi soggetti che gravitano attorno al problema della disoccupazione. Porta i giovani a trovare la propria strada, accompagnandoli in un percorso di consapevolezza e di soggettività.

È uno strumento di formazione, insomma, di orientamento e di informazione – come ha detto tempo fa don Giorgio Cabras, direttore Caritas e tutor del Progetto – e l’apertura di uno sportello a Tortolì costituisce un gran passo in avanti per i giovani ogliastrini.

Ad oggi, 1300 imprese hanno visto in tutta Italia la luce grazie alla fitta rete di relazioni creata grazie al Progetto (cui hanno preso parte anche Acli, Confcooperative e Cisl). Il supporto della Chiesa, in questo periodo di profonda crisi, è stato fondamentale. La diocesi di Lanusei ha aderito al progetto circa vent’anni fa, ma solo con il vescovo Antonello Mura ha mostrato il giusto sprint per abbracciare questa grande e concreata idea appieno, senza freni e con una grande dose di ardore.

La cooperativa sociale Amos – nata per includere persone in condizione di svantaggio nell’agricoltura – è nata dal Progetto Policoro, inoltre è stata creata, nei territori della Chiesa in disuso (usati, tra l’altro, per creare lavoro), anche la Fattoria Sociale “I Giardini della Fraternità”.

Al Centro Servizi di Tortolì ci sono Fabiana Carta, animatrice in carica, e Andrea Corrias, animatore senior.

Indirizzo e-mail: policorolanusei@gmail.com.

Pagina Facebook: “Progetto Policoro Lanusei – Ogliastra”.

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