Site icon www.vistanet.it

Pacha Mama, a Bari Sardo una piccola realtà imprenditoriale dedita al biologico. Fabiola Dettori racconta come è nata la sua azienda

Fabiola Dettori ha 28 anni, e qualche anno fa ha fatto la scelta coraggiosa di seguire la sua passione per farne un lavoro. E così, col supporto del marito, è nata l’azienda agricola Pacha Mama, a Bari Sardo. “Non avevo né terre né mezzi, ho preso tutto in affitto. Non proveniamo da famiglie di contadini. Io avevo un altro lavoro, l’ho lasciato per seguire quello che inizialmente era un hobby.”

Occhio attento all’ambiente, Pacha Mama è una piccola realtà locale nata per inserirsi in una nicchia ben precisa. Produce ortaggi di stagione in campo aperto, vende prodotti a km zero nel punto vendita sotto casa o li consegna a domicilio in tutta Ogliastra nelle cassette di legno. L’assenza di packaging è un tratto distintivo. La pubblicità, manco a dirlo, è tutta sui social, così da casa il cliente può già sapere cosa è disponibile in campo.

Negli anni Fabiola ha approfondito gli argomenti legati a un’agricoltura sostenibile e biologica, prendendo spunto da tecniche riconducibili alle coltivazioni biodinamiche e sinergiche. “Vado io stessa a raccogliere equiseto e ortica per fare i decotti da usare come disinfestanti.”

Due famiglie di api si occupano di impollinare, mentre un piccolo allevamento di lombrichi tratta gli scarti aziendali.

Perché Pacha Mama? “Pacha Mama è la Dea Madre che viene dalla cultura andina, in cui viene venerata in maniera molto sentita -spiega Fabiola- Pacha Mama è un simbolo universale, che non si circoscrive solo alla Sardegna. Se noi ci prendiamo cura della terra, la terra si prende cura di noi.”

Eppure, nonostante la passione, la visione della giovane contadina è anche molto pragmatica. “È vero che l’agricoltura potrebbe aiutare l’economia a crescere, ma è solo una delle soluzioni, deve esserci passione. E ci vogliono ricerche di mercato serie, per capire in che nicchia trovare il proprio spazio. Ci vuole consapevolezza del fatto che è difficile e faticosa, anche se non impossibile, e che è pur sempre un’attività economica e come tale va studiata.”

Se dovesse dare un consiglio a giovani come lei che si affacciano al mondo della piccola imprenditoria e dell’agricoltura, Fabiola suggerisce “Non mi sento di essere arrivata all’apice, ma ho ottenuto qualche piccolo risultato con tanti sacrifici. Non ho mai ottenuto finanziamenti e ho fatto tutto a piccoli passi. Penso siamo una generazione a cui è stata contagiata la paura, in primo luogo della crisi. Superate le vostre paure, la crisi si supera se noi produciamo. Ascoltate il cuore per capire cosa volete fare, e il cervello per trovare le soluzioni.”

Per il momento Pacha Mama produce solo ortaggi e sta iniziando la produzione delle luffe, spugne biologiche e biodegradabili derivate da una cucurbitacea simile alla zucca. Ma, conclude Fabiola “per il futuro mi piacerebbe avere un’azienda multifunzionale, che possa avere una valenza didattica collaborando con le scuole o col settore turistico.”

Exit mobile version