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Roberto Zanda a Torino per le nuove protesi: “È tutto nella testa e nel cuore, si riesce anche senza arti”

Roberto Zanda, l’ultramaratoneta cagliaritano reduce da una difficile operazione di amputazione di mani e piedi, continua a rassicurare i suoi tanti amici e sostenitori sul suo umore, che a quanto pare nessuna difficoltà riesce a intaccare.

«È tutto nella testa e nel cuore, il corpo è un mezzo che riesce anche senza arti – scrive Massiccione pubblicando una foto dei suoi piedi che non ci sono più -. I miei piedi si sono ribellati l’ultima volta nei Pirenei dopo 900 km, questa volta hanno dato le dimissioni. Ora in direzione Torino mi aspetta il saluto alle mani. Aspetto con ansia di rimettermi in piedi più energico che mai».

I piedi di Roberto Zanda prima dell’amputazione

Zanda raggiungerà in giornata l’Officina ortopedica Maria Adelaide di Torino che fin da subito gli aveva promesso di fornirgli delle innovative protesi bioniche con le quali, oltre a condurre una vita il più normale possibile, potrà valutare di portare avanti altre incredibili imprese.

Più volte Zanda in queste settimane ha espresso il desiderio di non abbandonare quelle che sono le sue passioni, l’avventura e la sfida umana alle condizioni estreme imposte dalla natura. Il tutto senza mai perdere il sorriso e la voglia di combattere. Elementi imprescindibili per un guerriero come lui.

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