Coraggio e grande umanità furono ciò che permise alla suora di salvare tante vite, sottraendole con continui escamotage a un destino infausto.
A ricordarla in seminario, nell’annuale appuntamento del CIF, da quest’anno sotto la presidenza di Ester Prevedello, relatori appassionati e preparati. Coordinati dalla giornalista Susi Ronchi hanno raccontato di lei Tonino Loddo, esperto di storia, Suor Adele Bellotti, dell’ordine delle figlie della Carità, e il professor Tagliente, direttore del museo delle carceri in cui operò la suora e presidente dell’associazione “Nessun uomo è un’isola”.
Per questo, e tanti altri gesti, Suor Giuseppina è oggi in lista per essere annoverata tra i “Giusti fra le Nazioni“, riconoscimento conferito da Israele ai non ebrei che hanno salvato anche solo una vita durante la Shoah.
In onore di questa grande donna, il classico premio donna dell’anno non poteva che andare quindi alle volontarie di Lanusei che prestano servizio in carcere, e alla Signora Cantore.
Insieme al padrone di casa, il Vescovo Monsignor Mura, hanno portato il loro saluto anche il sindaco di Lanusei Davide Burchi, quello di Ilbono e Presidente dell’Unione dei Comuni Andrea Piroddi, e quello di Arzana Marco Melis. I tre primi cittadini hanno firmato una delibera con cui l’Unione dei Comuni dedica il centro Antiviolenza a Suor Giuseppina, e hanno consegnato una pergamena dedicata al Prof. Tagliente. A guerra finita, infatti, Suor Giuseppina fondò la Casa del Cuore, una delle prime case protette per donne reduci dal carcere.
La serata è stata arricchita da alcuni passi sulla vita della suora letti da Aurora Dei, con sottofondo musicale di Andrea Arzu e Davide Colli (chitarre) e da Luca Galli, allievo della Scuola Civica di Musica, al pianoforte.