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Vigne di Quirra, ad Arzana riunito il Consiglio comunale. Si avvia la petizione popolare

« “Rifiutiamo l’istanza di legittimazione, intraprendiamo subito le azioni giudiziarie contro la delibera della Giunta regionale e avviamo una petizione popolare”. Decisa e netta la decisione del Comune di Arzana nel consiglio comunale straordinario convocato oggi nella sala di via Monsignor Virgilio, nessuno sconto alla cooperativa Fra Lavoratori che dal 1954 occupa i 138 ettari di vigneti di Quirra.» Si legge in un comunicato stampa del Comune ogliastrino.

«La Giunta Regionale è intervenuta sulla vicenda con una propria delibera del 17.10.2018, riaprendo la questione che era già stata chiusa dal tribunale di Lanusei e dalla corte d’appello di Cagliari che avevano condannato la stessa alla restituzione dei terreni al Comune. L’iter era stato definito dal tribunale che il 22 gennaio scorso, tramite l’ufficiale giudiziario, aveva notificato lo sfratto alla cooperativa “Fra Lavoratori”. Nel settembre 2016, infatti, i giudici avevano condannato i soci a restituire i terreni; decisione confermata in appello. La coop pagava un affitto di 96 euro l’anno per 138 ettari di vigneti. Sette mesi dopo la sentenza, al culmine di un contenzioso durato sette anni, Arzana aveva chiesto la messa in esecuzione del provvedimento.

Decise ancora di più le parole del sindaco di Arzana Marco Melis in consiglio: “il terreno gravato da uso civico deve essere a disposizione dei cittadini residenti, non possiamo permettere che a causa di una mossa ingiusta, venga data a chiunque la possibilità di diventare proprietario. Contestiamo la delibera regionale con tutte le nostre forze. L’istanza di legittimazione non può prescindere da un parere del Comune che non può essere estromesso”.

Unanime il voto del consiglio comunale riunito: “attaccheremo la delibera con un ricorso al Tar perché non ha elementi sostanziali neppure di carattere giuridico, – per i consiglieri e gli assessori – si sta usurpando un diritto della comunità di Arzana. Siamo certi di aver ragione, non possiamo rischiare di essere estromessi dalle nostre scelte. In questa vicenda è stato costruito un meccanismo che potrà consentire alla coop di diventare padrona a costo quasi pari a zero. Gli usi civici sono e devono restare una risorsa per i cittadini soprattutto in questo periodo di crisi”.

Favorevoli i cittadini che hanno gremito la sala; arzanesi disponibili per una petizione popolare avvieranno subito la raccolta firme. I cittadini presenti faranno invito formale all’assessore regionale competente per spiegare ad Arzana i perché della delibera.»

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