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Elezioni, Pigliaru: “Sconfitta dovuta a dinamiche nazionali. Ora dobbiamo restare uniti”

«Una sconfitta per il centrosinistra italiano che chiama una doverosa riflessione, come giusto in democrazia». Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha atteso due giorni per commentare l’esito delle elezioni politiche che hanno fatto registrare una netta sconfitta del Pd sia a livello nazionale che locale.

Pigliaru ritiene che la sconfitta sia frutto di una valutazione delle’elettorato sull’operato del Governo nazionale. «È stato un voto con dinamiche nazionali ben precise, diverse tra il Nord e il Sud del Paese – ha detto il governatore -. Gran parte dell’elettorato ha reputato insufficiente l’azione portata avanti dal centrosinistra per contrastare gli effetti di una crisi lunghissima, la peggiore che abbiamo vissuto dal dopoguerra e durante la quale è estremamente complesso governare, soprattutto nel Sud».

«Il giudizio uscito dalle urne, a parte il caso del Lazio dove il voto negativo nazionale non ha impedito la vittoria regionale di Zingaretti, è stato severo e ci riguarda tutti – ammette Pigliaru -. Il successo del M5S nel Mezzogiorno, in Sardegna, ma ancor più nelle altre regioni, mostra quanto alta è la sfida che il centrosinistra deve ora affrontare per migliorare la propria capacità di proteggere chi oggi è più debole e per riconquistarne la fiducia».

«Da parte nostra – prosegue poi Pigliaru analizzando il voto in Sardegna – sappiamo di aver intrapreso un cammino arduo. Alcune riforme strutturali, di cui andiamo giustamente orgogliosi, hanno bisogno di tempo per incidere nella quotidianità e migliorare la vita dei cittadini. I segnali positivi che stanno finalmente arrivando, dalla ripresa del Pil alla riduzione della disoccupazione, sono ancora fragili – sottolinea il Presidente – e non abbastanza diffusi per superare la diffidenza di chi da questa crisi è più colpito e desidera giustamente uscirne il prima possibile».
Il presidente della Giunta sarda è rimasto in parte sorpreso dalla schiacciante vittoria del Movimento: «Noi abbiamo lavorato con serietà e concretezza perché questo accada e continuiamo a farlo. Ma nello stesso tempo ci chiediamo ogni giorno se le nostre scelte sono state efficaci e se abbiamo fatto tutto quello che avremmo voluto. Colpisce il fatto che il M5S ha ottenuto tanto consenso anche proponendo cose che noi abbiamo già impostato e realizzato: dalla riforma dei centri per l’impiego al reddito di inclusione sociale, sino ai cantieri di lavoro nei Comuni».

Poi l’appello all’unità del centrosinistra sardo: «C’è un anno di legislatura e molto lavoro da fare insieme, molti risultati importanti da raggiungere e che sono alla nostra portata. È essenziale lavorare uniti, superando le divisioni che troppo spesso hanno limitato la nostra capacità di dialogare con i nostri elettori, impegnandoci tanto nelle azioni quanto nel farle conoscere. E come Giunta regionale siamo pronti a collaborare con tutti per difendere i diritti dei Sardi, con al primo posto lavoro e mobilità. Siamo pronti a lavorare insieme a tutti i candidati eletti qui, qualunque sia l’appartenenza e qualunque sarà il governo con cui dovremo confrontarci, perché l’interesse della Sardegna supera gli schieramenti ed è l’unico obiettivo che tutti dobbiamo avere».

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