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Parco di Uta, un cervo realizzato con i lacci dei bracconieri per ricordare Tore Ena, agente della Forestale prematuramente scomparso

Parco di Uta, un cervo realizzato con i lacci dei bracconieri per ricordare Tore Ena, agente della Forestale prematuramente scomparso.

L’arte al servizio della speranza, per combattere il bracconaggio, l’odio e la tortura nei confronti degli animali. La scultura è stata sistemata nel parco de S’Oluvariu a Uta.

Lo scultore che l’ha realizzata si chiama Patrick Alò è di Roma, ma viene in Sardegna come volontario della LIPU, due volte all’anno, seguendo la stagione migratoria del tordo, collabora alla lotta al bracconaggio. Con i suoi compagni perlustrano le campagne per rimuovere le trappole, soprattutto quelle per gli uccelli, ma ovviamente quando le trovano rimuovono anche quelle per cinghiali e cervi nelle quali spesso rimangono intrappolati anche gatti selvatici e volpi.

Una volta che le trappole vengono sequestrate si fa regolare denuncia e si consegnano alla Forestale che le depotenzia rendendole innocue. Alò si è fatto riconsegnare le trappole che sono state raccolte in un anno circa di attività svolta tra Capoterra Pula e Uta. Per realizzare la scultura del cervo ha utilizzato non meno di 600 trappole.

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