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Combattere il bullismo in rete. La scuola media di Monte Attu protagonista del  percorso formativo  “Let’s Bit”

La scuola media di Monte Attu protagonista del  percorso formativo  “Let’s Bit” promosso dal CNR di Pisa e dalla Ludoteca Registro.it.

Il progetto martedì ha messo in contatto i nativi digitali della terza ITC di Tortolì (diventati per l’occasione educatori junior) e i ragazzi delle scuole medie, meno esperti rispetto all’uso consapevole della Rete Internet e delle nuove tecnologie informatiche. Un prezioso progetto che ha visto la collaborazione delle docenti Cinzia Pintus e Francesca Loddo, affiancate dal referente per l’ITC il prof. Alessio Aresu.

Tra le varie fasi dell’iniziativa è stata presentata la web app Internetopoli (www.internetopoli.it), che ha affrontato una scottante tematica d’attualità: il cyberbullismo, un vero allarme sociale, fenomeno purtroppo in crescita tra i giovani adolescenti.

Oggi il cyberbullo è un ragazzo che sottopone ripetutamente un suo compagno a violenze di vario tipo: derisioni, insulti, video offensivi e virali, diffusi attraverso i canali multimediali e i social. Dietro la sua apparente sicurezza si celano problemi di relazione che gli impediscono di avere un rapporto normale con i suoi coetanei. Attraverso la tastiera di un PC o di uno smartphone, il cyberbullo riesce a sopperire al costante bisogno di essere al centro dell’attenzione e alla sua incapacità di comunicare.

Spesso si è presi di mira anche da persone adulte, che offendono la dignità di un adolescente attraverso malevoli atti di prepotenza che si rivelano anche in ambiti quasi insospettabili come le scuole, le società sportive o gli oratori.

«Durante il percorso i ragazzi hanno potuto apprendere tecniche di funzionamento, storia, navigazione sicura, domini, contenuti on line, smart cities e organizzazione di Internet – spiega la docente Cinzia Pintus – Il progetto sarà inserito a pieno titolo nel piano triennale dell’offerta formativa (P.T.O.F) del nostro istituto e sarà svolto nell’ambito del programma ministeriale di alternanza scuola-lavoro, che implica un rapporto di convenzione tra CNR e istituti superiori e che rappresenta, per i ragazzi, un’occasione di crescita professionale e di incontro con l’ambiente della ricerca».

Il messaggio chiaro e preciso che è arrivato ai  ragazzi è che occorre trovare la forza di combattere le prepotenze, le prevaricazioni e le violenze anche morali, ribellandosi e contrastandole con ogni mezzo. Una  bella lezione di vita e di crescita umana.

 

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