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Sardi famosi: Costantino Nivola, uno dei più grandi artisti del Novecento

La sua vita, le sue sculture, i suoi lavori hanno reso lo scultore e artista di Orani immortale. Le vicende avventurose legate alla sua vita sarebbero degne di un romanzo. Fondamentale il suo lavoro nell’arte applicata all’architettura.

Ripercorriamo attraverso le notizie date da Sardegna Cultura: Costantino Nivola nacque a Orani nel 1911, sesto di dieci figli, Nivola ha sperimentato nell’infanzia la difficile vita di una famiglia povera nella Sardegna rurale del primo Novecento.

Fin da giovane, nel 1926, è assunto come apprendista dal pittore Mario Delitala per i lavori di decorazione dell’Aula Magna dell’Università di Sassari. La partenza dal paese natio è un evento traumatico che, sottraendolo alla comunità, lo fa sentire sradicato: è soltanto il primo di una serie di distacchi destinati a scandire le fasi della sua storia esistenziale e artistica. Alla fine del 1931, grazie ad un sussidio del Consiglio dell’Economia di Nuoro, si trasferisce a Monza per frequentare l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA). Qui si iscrive alla sezione di Decorazione pittorica e poi a quella di Grafica pubblicitaria, conosce altri due borsisti sardi, Giovanni Pintori e Salvatore Fancello, ai quali lo unirà una stretta amicizia.

Nonostante l’avvertita mancanza di basi teoriche negli insegnamenti, gli anni trascorsi all’ISIA sono fondamentali per la sua formazione: il moltiplicarsi degli stimoli figurativi, il contatto con insegnanti di alto profilo (gli architetti Edoardo Persico e Giuseppe Pagano, il grafico Marcello Nizzoli ma anche il pittore Pio Semeghini, e lo scultore Arturo Martini) e la vicinanza ad un ambiente fervido come quello milanese contribuiscono ad accelerare il ritmo delle sue ricerche stilistiche e lo portano a confrontarsi con la questione, destinata a diventare per lui prioritaria, dell’arte applicata all’architettura.

Nivola e il figlio a New York.