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Lanusei, l’assessore regionale ai trasporti fa tappa in Ogliastra: “Abbiamo davanti a noi una sfida epocale”

Sta girando l’isola da alcuni giorni Carlo Careddu, assessore ai trasporti della giunta Pigliaru. In previsione c’è una riforma che dovrebbe coinvolgere radicalmente l’isola. «Abbiamo davanti a noi una sfida epocale: riformare il sistema dei trasporti. E non si tratta solo di ottemperare a un obbligo di legge».  Per farlo la Regione Sardegna si è affidata agli studi di alcune società di consulenza, che ieri hanno illustrato agli amministratori ogliastrini il quadro della situazione e le possibili soluzioni. Alla base di tutto ci sono i numeri, spiegati al pubblico da Marco Foddi della società TBridge. Nel 2014 sono stati censiti circa 700000 spostamenti giornalieri, il 67% di questi in auto, il 21% con mobilità lenta (piedi, bici, motocicli), solo il 12% coi mezzi pubblici.

Le mappe illustrate hanno evidenziato Cagliari in prima posizione, seguita da Sassari, Alghero, Nuoro, Olbia e il Sulcis quali zone maggiormente trafficate. Le soluzioni proposte sono tre: una che divide la Sardegna in tre bacini (nord, centro, sud), una in due con il centro accorpato all’area nord e una col centro accorpato all’area sud.

Non mancano gli appunti dei sindaci presenti, in particolare di quello dì Tortolì, con cui si sono trovati sostanzialmente d’accordo anche quello di Lanusei e Talana. Cannas ha fatto particolare riferimento sia alla possibilità di avvalersi della specialità dello Statuto per andare in deroga quando necessario, sia all’esigenza di rafforzare i collegamenti infracomunali, in estate per i turisti, in inverno per cittadini e studenti. Auspica anche una maggiore intermodalità, necessità sentita in particolare in casi come quello dell’arrivo della nave in porto che, attualmente, non ha a disposizione la coincidenza di un bus. “I servizi non sono del comune che li ospita, ma di tutta l’Ogliastra -ha dichiarato il primo cittadino di Lanusei Davide Burchi. Il risultato deve essere quello di dare a tutti la stessa possibilità di raggiungerli.”

La logica di fondo della Regione, sembra essere comunque quella di non creare un bacino per ogni territorio, ma di unificare e mettere in collegamento.

La promessa di Careddu è quella di redigere una bozza di riforma che verrà discussa con gli amministratori locali.

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