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Ilbono, installati contatori per calcolare il consumo reale. Il Comune tenta di arginare le bollette forfettarie di Abbanoa

Andrea Piroddi

Andrea Piroddi, Presidente Unione Comuni d'Ogliastra

La gestione del servizio idrico in Sardegna, affidato alla società Abbanoa in quasi tutti i Comuni dell’isola, raramente ha riscosso l’apprezzamento dei cittadini.

A Ilbono, adesso, anche il Comune ha mostrato delle perplessità. «Abbanoa ci ha comunicato dei consumi forfettari per le fontane e gli edifici comunali. Circa 416 euro a punto» spiega il sindaco Andrea Piroddi. Quello che viene fuori è un conto decisamente salato per il il piccolo comune ogliastrino, che negli ultimi anni si è trovato a pagare 25000 euro annui per i consumi di acqua pubblica di fontane, scuole, biblioteca, municipio.

Quando era il Comune a gestire il servizio idrico non solo le spese erano pari a zero, ma c’erano addirittura degli introiti per le casse municipali. Il passaggio ad Abbanoa ha capovolto la situazione, arrivando al quadro tristemente descritto dal primo cittadino.

L’unica soluzione attualmente adottabile dagli amministratori è stata quella di mettere in ogni punto di erogazione un contatore che calcoli i consumi reali, evitando così le bollette forfettarie imposte dalla società di gestione.

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