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Maria Lai a Cagliari: con la mostra “Duemila Natali di guerra” le opere dell’artista ogliastrina alla Facoltà Teologica della Sardegna

Nella serata di ieri si è tenuta, all’interno dei locali della Biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna a Cagliari, l’inaugurazione della mostra “Duemila Natali di guerra” dell’artista ogliastrina Maria Lai. All’interno della sala lettura della Biblioteca sono state esposte 10 opere sul tema della natività innestata al tema dei conflitti mondiali di ieri e dell’oggi storico, in seno al quale l’evocativo intervento dell’incarnazione di Cristo è per Maria Lai simbolo concreto di ispirazione alla bellezza, volano di speranza.

Punta sulla ricerca della bellezza nell’arte il rilancio della Biblioteca della Facoltà di Teologia di Cagliari, unico polo teologico di tutta la Sardegna, che diretta dallo scorso anno dal gesuita maltese Padre Mario Farrugia vuole porsi come centro culturale che inviti alla ricerca di senso nel bello. Il legame di Maria Lai con il senso cristiano del Natale ha radici profonde e mai dissimulate. Durante il Natale giubilare dell’anno 2000, interrogata sul mistero cristiano della nascita così si espresse: «Avere mantenuto il contatto con la mia infanzia, quando sentivo intorno a me un mondo invisibile più forte della realtà, giustifica il fascino che ancora oggi mi lega alla tenerezza del Natale. Ciò che avevo sentito, e ho sempre continuato a sentire, sempre di più, è il bisogno di interrogare questo simbolo misterioso che ogni anno si ripropone a un mondo sempre più travagliato».

Il proposito comune del Direttore della storica Biblioteca e del Preside della Pontificia Facoltà, Padre Francesco Maceri SI, è lo spirito d’ accoglienza anche verso i fruitori laici, non direttamente connessi con le iniziative accademiche dell’ istituto di via Enrico Sanjust 13: «Perché iniziare con Maria Lai? Per il suo spessore e la statura artistica conosciuta in tutto il mondo e per il legame con il territorio, perché le sue opere possono aiutare a meditare sul mistero cristiano. Di recente il Pontificio Consiglio della Cultura si è espresso proprio in tal senso» sottolinea Padre Farrugia.

Il Preside Professor Maceri è fermamente convinto della stretta connessione tra ricerca della verità e bellezza dell’ arte: «Un ringraziamento dovuto e sincero all’Archivio Maria Lai, al MUD’ Museo Diocesano dell’Ogliastra e al Direttore della nostra Biblioteca, che ha promosso l’iniziativa allo scopo di favorire “quel dialogo con l’umanità che trova nell’arte il modo di incontrarsi vitalmente con l’evento cristiano”. Qualche giorno fa, in una intervista, un noto filosofo rimproverava anche noi cristiani di essere diventati incapaci di cogliere il significato sconvolgente del Natale e, quando non lo riduciamo a consumismo, di limitarlo ad un esemplare morale di buoni sentimenti e di valori. Dimentichiamo che Dio non solo si abbassa verso l’uomo, si rende accessibile, entra in relazione con lui, ma diventa egli stesso uomo. Diventa bambino», dichiara il Preside citando san Paolo.

L’evento, che sarà visitabile dal 5 al 22 dicembre, durante gli orari d’apertura della biblioteca, sarà solo il primo di una serie di eventi con la quale la Biblioteca della Facoltà di Teologia entrerà nel mondo dell’arte.

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