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Pastori infuriati contro la Regione: “Caro assessore, porteremo ovunque le nostre pecore”

Pastori sardi sotto il palazzo della regione nella manifestazione del 3 agosto

Sono letteralmente infuriati con l’Assessorato regionale all’Agricoltura i pastori sardi, anche se le parole usate sono molto più pesanti e taglienti. Al centro del contendere il ritardo dei pagamenti relativi ai 13 euro promessi per ogni animale dalla Regione per far fronte alla crisi del comparto nel biennio 2016-2017. I pastori si dicono pronti a portare ovunque migliaia di pecore.

«Il Movimento Pastori Sardi ha preso nota di tutte le segnalazioni che confermano i gravissimi ritardi sui pagamenti relativi ai 13 euro per capo – si legge in una nota del movimento pubblicata su Facebook-. Non possiamo ovviamente restare indifferenti all’ennesima mancanza da parte di chi ci dovrebbe rappresentare, tutelare. Noi siamo pronti, e insieme a noi centinaia di pastori incazzati con migliaia di pecore affamate. Sì, assessore Caria, stavolta sono pronte anche le pecore che porteremo ovunque a testimonianza del fallimento di questi ultimi 4 mesi fatti di promesse mai mantenute».

«”Salvare le greggi” si diceva il 2 agosto scorso – prosegue il comunicato – oggi è 4 dicembre e le pecore non possono più aspettare. Tra le nostre pecore e un assessorato inefficiente preferiamo decisamente salvare le prime. Perciò invitiamo tutti i comitati a promuovere anche iniziative di gruppo, stavolta non ci solo regole, solo un proposito: basta aspettare!».

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