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Accadde oggi. Il 5 novembre 1910 Monsignor Emanuele Virgilio giunge a Tortolì

Monsingnor Virgilio

Oggi, 5 novembre, si celebra il 106° anniversario dell’ingresso nella diocesi d’Ogliastra di Monsignor Emanuele Virgilio, una figura che ha segnato profondamente la comunità ogliastrina.

Con la mai sopita speranza dei fedeli della sua canonizzazione, si attende che Monsignor Virgilio, sia proclamato beato. Ma per gli ogliastrini, la popolazione di Venosa e tutti i componenti del comitato, costituitosi da molti anni a Tortolì, egli è già santo.

LA STORIA. Monsignor Virgilio nacque a Venosa il 3 agosto 1868 e fu ordinato sacerdote il 22 maggio del 1891, subito dopo assunse l’incarico di Direttore del Seminario di Venosa. A Venosa, fin da prete, si distinse per le sue non comuni doti culturali, umane e sacerdotali e, per questi motivi, nel 1907 fu nominato Vicario Generale della Diocesi di Venosa. Tra le molteplici iniziative fondò il periodico quindicinale della Basilicata: il “Quinto Orazio Flacco” ed istituì una Cassa Rurale per venire incontro alle necessità dei contadini. Fu consacrato vescovo il 22 maggio del 1910 e, immediatamente dopo, fu nominato Vescovo della Diocesi d’Ogliastra, che allora aveva la sede a Tortolì e dove fece il suo ingresso il 5 novembre dello stesso anno, alla presenza di una folla immensa.

Il suo programma fu anticipato nella prima Lettera Pastorale scritta a Venosa e fu completato nella Lettera pastorale “Il Pane Quotidiano” del 1913. Il Vescovo oltre alla notevole attività pastorale diede vita ad una enorme e proficua attività in campo economico, agricolo, sanitario, sociale e culturale. In questo campo si rivelò particolarmente attivo, conscio che la strada verso un futuro migliore passi attraverso la promozione culturale. Fu scopritore di giovani talenti Ogliastrini che lanciò con successo in vari campi.
Si fece promotore dell’istituzione del Seminario agrario di Arzana; promosse la costruzione di acquedotti, di un ambulatorio antimalarico, di un moderno stabilimento del tabacco ove fece chiamare a lavorare decine di donne, fondò asili in quasi tutti i paesi dell’Ogliastra; ideò anche per l’Ogliastra la costituzione di una Casse Rurale, per contrastare il fenomeno dell’usura, ottenne l’istituzione di collegamenti quotidiani in autobus con Nuoro e Cagliari; già da allora ideò la costituzione di una società di navigazione per collegare il porto di Arbatax con quello di Anzio.
Dopo una vita spesa al servizio sacerdotale per dare dignità alla vita umana, nel suo stile di umanità, carità e semplicità, muore il 27 gennaio 1923 all’età di 55 anni, troppo presto perché potesse cogliere i frutti delle sue numerose opere ed iniziative illuminate e coraggiose.
Le sue spoglie riposano ora nel sarcofago donato dal Vescovo Mons. Piseddu, posto nella navata destra della Cattedrale di S. Andrea e di fronte al quale si inginocchiano in preghiera numerosi fedeli.

La sua splendida figura continua a vivere nel ricordo della gente che ne sentito parlare dai propri congiunti o che ne ha solo letto la storia attraverso i libri. Tutti i componenti del Comitato diocesano pro Mons.Virgilio, insieme alle popolazioni ogliastrine e di Venosa, sua città natale, auspicano che al più presto venga dato inizio alla causa di beatificazione.

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