Site icon www.vistanet.it

Appuntamenti Festival dei Tacchi di domenica 6 e lunedì 7 agosto

Quasi Grazia - ©alecani 2017 - all rights reserved - info at alecani@gmail.com

Appuntamenti Festival dei Tacchi di domenica 6 e lunedì 7 agosto

Domenica 6 agosto

Il 6 agosto, si inizia alle 09.00 nel bosco di Sant’Antonio (Jerzu) con la lezione di Yoga nel bosco a cura di Yoga in Sardinia; alle 10.30 nella Bibliotecacomunale di Jerzu con la presentazione de Lo scorpione nello stomaco ed. Arkadia dello scrittore jerzese Ilario Carta; l’autore sarà accompagnato in scena da Tonino Serra. 

Nel pomeriggio il Festival si trasferisce a Ulassai dove sono in programma tre appuntamenti: inizio alle 17.30 con Giancarlo Biffi, il padre del gufo più famoso del mondo, che dedicherà ai bambini il suo Rosmarino a caccia grossa, un’intrepida storia di amicizia tratta dall’omonimo racconto di Biffi, edito dalle edizioni Segnavia con le illustrazioni di Valeria Valenza.  L’amore è cieco e soprattutto sordo, e dagli incontri con creature tanto diverse nascono nuove amicizie, belle e tenere come le carezze dell’aurora nelle sfumature dei cieli del primo mattino.

Alle 19.00, un altro grande ospite di questa edizione, Marco Paolini paladino del teatro civile che torna in Sardegna con il reading U. Piccola Odissea Tascabile. “U” è un’odissea tascabile ridotta ad un oratorio diviso in movimenti, rapsodie ballate e frottole. La narrazione di Paolini viaggia su invenzioni di linguaggio immediato, pop, politicamente scorretto ma che mantiene fedelmente tutte le corrispondenze con le tappe, gli incontri e le peripezie del viaggio omerico. L’oralità riassume i canti dell’Odissea attraverso una sorta di verso libero che a tratti si fa ritmo sonoro, ballata che viaggia tra luoghi comuni, gli oggetti simbolo e feticci del nostro tempo trattati come isole di spazzatura galleggianti in mare.  Non c’è compassione nella lingua quando descrive la terra, il mare è l’unico luogo dove essa può ancora avere un senso. È una storia tagliente questa narrata dal punto di vista di chi per salvarsi deve mentire, travestirsi, ingannare, combattere. La rotta tortuosa di U incrocia altre traiettorie di naufraghi. La barca di U è diventata una flotta. Per ridare dignità a un milione di odissee serve immaginarne il coraggio, la bellezza e l’astuzia e non solo l’orrore. Serve stupore e non solo pietà, serve ironia dentro la tragedia.

La serata del 6 agosto si chiuderà alle 21.30, con l’ecclettica clown svizzera Gardi Hutter che, a 30 anni di distanza dalla sua ultima performance in terra sarda, ritorna con il fortunato spettacolo Giovanna d’ArPpo.  Nelle sue divertenti esibizioni tragicomiche quasi prive di parole, rappresentate in tutto il mondo, la Hutter crea dei piccoli universi assurdi, i suoi personaggi si muovono con coraggio ma invano, alla ricerca della felicità. In questo caso una lavandaia trasognata e squinternata sogna grandi azioni eroiche. Non trovando nemici degni di lei, trasforma la sua lavanderia in un grottesco campo di battaglia.

Lunedì 7 agosto il Festival ritorna alla Stazione dell’Arte di Ulassai. L’inizio è per le 19.00 con la compagnia di Cuneo il Melarancio, diretta di Gimi Basilotta, che porterà in scena Viaggio ad Auschwitz A/R.

Lo spettacolo vincitore del Premio Eolo 2014 come miglior progetto creativo, ripercorre la storia del lungo viaggio di deportazione di ventisei ebrei catturati in provincia di Cuneo. Nel 2011 Basilotta ha realizzato il progetto passo dopo passo e in compagnia di un folto gruppo di compagni ha ripercorso a piedi il medesimo doloroso viaggio di deportazione. Viaggio ad Auschwitza/r è una via crucis liberatoria e commovente che cattura l’attenzione degli spettatori.

Alle 21.30 la scrittrice Michela Murgia, per la prima volta in veste di attrice, sarà protagonista della lettura scenica di Quasi Grazia, una nuova produzione di Sardegna Teatro, con la regia di Veronica Cruciani, dedicata al Premio Nobel Grazia Deledda. Il lavoro, tratto dall’omonimo romanzo di Marcello Fois debutterà in autunno; in scena accanto alla Murgia, gli attori Lia Careddu, Valentino Mannias e Marco Brinzi.

Un perfetto romanzo in forma di teatro intorno alla figura di Grazia Deledda, unica donna italiana a vincere il Premio nobel per la letteratura. Al centro del lavoro vengono posti tre momenti della sua vita, lontani decenni l’uno dall’altro: il giorno in cui lascia la Sardegna, il giorno in cui vince il prestigioso premio e il giorno in cui il suo medico le comunica la sua malattia.

Exit mobile version