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“Manca il sangue”. Allarme anche in Sardegna, a rischio interventi e terapie

 

La richiesta di sangue non conosce pause, né ferie. Il direttore del Centro Nazionale Sangue Giancarlo Maria Liumbruno ha lanciato l’allarme. Un appello al quale ci si augura aderiscano in tanti, in particolare in Sardegna, la regione che più di ogni altra necessità di un fabbisogno particolarmente elevato, a causa della presenza di numerosi pazienti, soprattutto talassemici, bisognosi di sangue per le terapie.

I mesi di giugno e luglio sono stati caratterizzati da una carenza cronica di sangue in molte regioni, fra cui, oltre la Sardegna, anche Sicilia, Lazio, Abruzzo e Basilicata. La carenza di donazioni ha messo a rischio terapie salvavita e interventi chirurgici programmati e in emergenza. Se non verranno accolti gli appelli a donare fatti dalle associazioni di volontari, anche nelle prossime settimane, generalmente già contraddistinte da un calo delle donazioni, «la rete trasfusionale nazionale non sarà in grado di soddisfare i Livelli essenziali di medicina trasfusionale».

Lo rilevano i dati preliminari raccolti dal Centro nazionale sangue dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui in alcuni giorni si sono superate le 1.100 unità mancanti su tutto il territorio nazionale.