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Dal cuore della Sardegna il grazie al campione Fabio Aru si trasforma in un capolavoro: il magnifico dipinto dell’artista Massimo Onnis

Un grazie che si trasforma in un’opera d’arte, impresso per sempre sulla tela. Le emozioni per un’impresa straordinaria diventano colori che sembrano muoversi: ora sono nitidi, ora si mischiano, e, ora, sfumano, come a volte capita alle imprese della vita. Il giallo intenso scivola, trasportato via dal vento, rimane indietro, alle spalle di un campione che non molla: in sella alla sua bici, sul viso, la fatica, la tenacia e la forza. Guarda avanti quel campione, determinato ad arrivare alla meta. Una bandiera appena accennata, sullo sfondo l’impronta dei Quattro Mori richiama l’orgoglio che ha bruciato intenso, nel petto del popolo sardo, durante l’ultimo Tour de France.

Ad ammirare il capolavoro che l’artista Massimo Onnis ha dedicato all’immenso campione Fabio Aru sono moltissime le sensazioni che si provano ed è difficile descriverle. Sensazioni ed emozioni, nate in un giorno di luglio, che appartengono alla gente di Sardegna e che non moriranno mai, indelebili, catturate per sempre in una meraviglia per gli occhi.

Massimo Onnis e la sua opera dedicata al campione Fabio Aru.

Massimo Onnis vive e opera a Nuoro, ma è apprezzato in tutta Italia e all’estero. È un artista poliedrico. Pittore, scultore, fotografo, ceramista: sono solo alcune delle vesti che Massimoindossa quotidianamente.

In questi giorni, però, è rimasto nei panni del pittore e, mentre i tifosi di Fabio Aru trattenevano il fiato per ciò che accadeva in Francia, lui ha deciso di dipingere per rendere omaggio al giovane ciclista di Villacidro: un ringraziamento per le straordinarie performance nella gara a tappe più difficile e importante del mondo, il Tour de France.
Il capolavoro di Onnis – intitolato “Fabio Aru al Tour de France 2017” – è un acrilico su tela. «L’opera si presta a mille discussioni e interpretazioni, ho iniziato il giorno della sua conquista della prima maglia gialla e l’ho terminata due giorni dopo la fine del Tour – racconta l’artista – Volevo a tutti costi che l’opera rappresentasse lo spirito di Fabio, la sua grinta, la sua determinazione e le sue motivazioni».

Certo non è stato semplice crearla, mettere insieme tutti i tasselli, ma con la conquista della maglia gialla da parte del giovane campione sardo arriva l’ispirazione ed è subito una poesia di colori. «Una combinazione di vibrazioni cromatiche abbinate al suo carattere e al movimento: la forza del colore abbinata alla forza di volontà – spiega Massimo Onnis – una miscela esplosiva forse vista in poche circostanze in un’opera pittorica».

L’artista, Massimo Onnis, mentre lavora al suo capolavoro.

Sono tanti gli elementi simbolici che diventano colori e che raccontano l’avventura di Fabio Aru: lui – da solo contro tutti – pedalava, trascinando gli innumerevoli tifosi in un entusiasmo senza fine. «Ho iniziato a dipingere l’opera partendo dal suo casco e dalla bandiera Sarda che vi è raffigurata, fino ad arrivare alla fine del dipinto con gli stessi colori della bandiera sarda, più impressa ed evidenziata, “la sua seconda pelle”, passando per il Tricolore della maglia da Campione d’Italia ed il giallo della maglia da leader del Tour» – precisa l’autore del dipinto.

L’artista ha lavorato con l’intento di non voler cadere sul banale e cercando di creare un qualcosa di nuovo e di unico, proprio come Fabio. Il rosso del Tricolore mischiato alla croce della bandiera isolana e i Quattro Mori si fondono nel giallo, come a voler tracciare un’entità e a certificare la provenienza e le origini del ciclista.

«Fabio lotta da solo, contro tutto e tutti. Dietro di lui solo un cielo azzurro, come i colori della sua squadra – prosegue Massimo – sotto tanto asfalto, la fatica è fuori dal normale. Dietro di lui, i colori delle sue maglie che cambiano come la pelle di un serpente…. Come un Cobra che si alza sui pedali pronto ad attaccare e a difendersi».

Insomma, un’estate indimenticabile, quella del 2017, un luglio ricco di emozioni che rimarranno impresse per sempre su questa splendida tela. Chissà se l’artista replicherà con un murale, magari proprio a Villacidro: «Mai dire mai» – risponde Massimo. Per ora, la speranza è che il suo magnifico grazie giunga a Fabio, insieme a quello di tutto il popolo sardo.

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