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Ogliastrini nel mondo. Mirko Dee da Elini a Marlow per fare carriera come Dj

Mirko Dee, 28enne di Elini, nell’agosto del 2016 ebbe l’opportunità di partire a Manchester ma per qualche ragione la sua destinazione finale non fu quella. Mirko aveva bisogno di nuovi stimoli, nuove avventure da intraprendere e nuovi obiettivi da realizzare. E per fare tutto ciò nello stesso mese si recò nel sud dell’Inghilterra, a Marlow, una città nella contea del Buckinghamshire, a 30 minuti da Londra; e ironia della sorte proprio vicino all’ Oxfordshire, dove vive Ermione Granger, l’attrice dei suoi film preferiti “Harry Potter”.

Con quali presupposti hai deciso di partire?

“Sono venuto in UK con delle idee ben chiare, e che pian piano sto rendendo concrete, grazie alle numerose opportunità che ci sono nella terra della regina. Il mio obiettivo è essere felice, ridere e stare bene. Ecco perché la mia filosofia di vita è good vibes, aperta a tantissime interpretazioni”.

Pensi di essere fortunato a vivere a Marlow, ma soprattutto cosa fai in questa città?

“Si, mi ritengo molto fortunato a vivere qui perché ci sono tanti spazi verdi, tanta natura e il Tamigi, insomma la tranquillità e la pace, secondo me la vera Inghilterra. Ma un altro motivo per cui mi ritengo fortunato è che ho conosciuto delle persone squisite qui, ci tengo a nominare Alessandra, con cui abbiamo costruito un rapporto di amicizia molto importante e sembra che ci consociamo da una vita, con lei collaboro nel suo locale. Ogni Giovedì facciamo l’aperitivo italiano e lei mi da la possibilità di mettere la mia musica rigorosamente in vinile. Un evento che nella città sta piacendo tanto, e piace tanto anche a me. Finalmente uno dei miei sogni si è avverato, fare il dj set in vinile! Ogni settimana compro i dischi che mi piacciono di più sentendo l’odore della musica! Ho già fatto un dj set in uno dei locali storici di Londra il Cafe 1001 situato a Brick Lane nell’Est End Londinese. E nei weekend il mio dj set si può ascoltare in uno dei ristoranti più grandi della contea, il nome è “Piccolino” situato a Virginia Water nella contea del Surray.

È stato facile ambientarti in una città così tanto grande e diversa dalla tua?

“Posso affermare che mettere tutta la mia vita in 23 kg e catapultarmi in uno stato completamente diverso dal mio con un biglietto di sola andata, non conoscendo né la lingua né la cultura è stato veramente difficile. Ma forse avevo bisogno proprio di questo: nuove avventure e soprattutto poter credere in qualcosa che potessi fare con le mie sole forze.”

Mirko ci racconta del suo arrivo all’aeroporto “una volta atterrato qui è stato come ricominciare da zero, e quando non si vive un’esperienza di questo tipo molte cose vengono sottovalutate: dare attenzione all’incessante traffico prima di attraversare la strada, rispolverare le lezioni di inglese delle scuole medie per chiedere un semplice caffè o comprare un panino al supermercato” e del suo arrivo in città “mi ricordo ancora quando sono uscito dalla metropolitana a “Picadilly Circus” e davanti a me quei maxi schermi, macchine di lusso e tantissima gente di diverse culture. A pensarci ora mi vengono ancora i brividi e la frase che ho pensato e detto a voce alta è stata: quindi è questo il mondo?”

Ripensando ai primi mesi… è stato semplice condividere il tuo appartamento con altri?
“In realtà non sempre ci sono stati momenti piacevoli con i coinquilini, i primi due mesi sono stati decisamente duri, e ci sono state delle volte che se non fosse stato per i miei amici e per la mia famiglia che mi ha sempre supportato sarei corso all’aeroporto e avrei abbandonato il Regno Unito, ma essendo consapevole che non ci si deve arrendere davanti alle prime difficoltà sono rimasto, superando qualsiasi ostacolo potesse impedirmi di raggiungere il mio traguardo, delle volte con le lacrime agli occhi. Ma è anche vero che da dicembre è qui con me mio fratello e questo rende meno pesante la lontananza da casa. Abbiamo deciso di prenderci una casa in affitto tutta per noi e quando possiamo partiamo ad esplorare i dintorni di questa bellissima città”
Ci racconti una giornata tipo?
“La giornata tipo qui in Inghilterra ha delle differenze sostanziali da una tipica giornata italiana, o meglio sarda; soprattutto per il post lavoro (anche perché in Italia purtroppo non tutti hanno un lavoro). I ragazzi della mia età affollano (soprattutto d’estate) i pub lungo il Tamigi proprio come nei film americani che vediamo in tv, poi c’è chi va a giocare a golf, chi corre, chi va in palestra, chi porta a passeggio il cane, chi gioca a cricket e chi come me va semplicemente ad ammirare un tramonto nel Riverside, come facevo in Sardegna.  Così facendo riesco a trovare il giusto equilibrio con me stesso.”
Nelle parole di Mirko tanto entusiasmo e voglia di crescere ma anche una gran nostalgia per la sua isola “la Sardegna mi manca davvero tanto, sono partito proprio quando stavo prendendo consapevolezza del paradiso in cui viviamo; ma nella vita si devono fare delle scelte e bisogna essere pronti al cambiamento. Non passa giorno che non penso ai profumi, ai paesaggi, al mare, al cibo, alla mia famiglia e ai miei amici ma se dovessi tornare indietro partirei altre 1000 volte. In questa città ho veramente la possibilità di crescere e potrei avere una grande opportunità anche solo percorrendo l’High Street”.
Mirko Dee non esita un attimo a darci anche qualche anticipo del suo lavoro affermando che per la sua carriera da dj questo è il posto giusto, perché giorno dopo giorno sta ampliando la sua strumentazione per essere pronto all’imminente uscita del suo prossimo disco con etichetta 100% italiana o meglio sarda de-generation Records. Ma in questi mesi pensa anche a come affrontare l’inverno nella città di Marlow che come lui stesso definisce “non dorme mai”.
Secondo te quali sono le differenze più eclatanti con l’Italia?
“Sono tante le differenze, dal punto di vista giovanile e non. I ragazzi della mia età hanno tutti un lavoro, un obiettivo, un sogno… secondo me qui nulla è impossibile basta solo avere delle idee chiare per focalizzarsi su ciò che realmente si vuole raggiungere. Ma ci sono anche delle evidenti differenze burocratiche, tutto è più facile, basti pensare all’acquisto di un’automobile, non esiste pagare per il passaggio di proprietà, basta una firma e due registrazioni nel sito della motorizzazione inglese.”
Mirko Dee per terminare ci tiene a precisare alcune cose: che l’Inghilterra non è solo Londra, che si può andare più e più volte in vacanza a Londra, a Tokyo a New York,a San Francisco… e dire che si conosce quelle città ma in realtà per conoscere una città bisogna viverla. E infine che per adesso sta bene qui a Marlow ma se un giorno non dovesse essere più soddisfatto della sua vita è disposto a seguire i suoi sogni altrove.

 

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