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Mauro Pili al Governo: «Riaprite il processo per disastro ambientale a Quirra»

«Riaprite il processo per disastro ambientale a Quirra». Lo chiede il deputato di Unidos ,Mauro Pili, che in un’interpellanza al presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’ambiente, a quello della difesa e della giustizia. La richiesta prende lo spunto da alcune considerazioni che riguardano il processo in corso a Lanusei a carico degli ex comandanti del Poligono (accusati di omissione aggravata di cautele) e il lavoro della commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito.  “Secondo gli atti processuali – scrive il parlamentare sardo –   ci sono 167 vittime del poligono di Quirra che attendono giustizia, militari e civili morti o gravemente malati. Dagli atti processuali emergono fatti di una gravità inaudita che vanno ben oltre la mancanza di un cartello segnaletico”

Qualcuno – incalza Pili-  sta puntando a ridurre un disastro ambientale senza precedenti nei poligoni militari della Sardegna ad un multa per divieto di sosta. “Si deve avere il coraggio politico e istituzionale di reagire e assumere iniziative tese al riconoscimento della realtà dei fatti, delle responsabilità e dei risarcimenti per i territori e le famiglie colpite. Ci sono fatti che stanno emergendo dal lavoro della commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito che non possono essere insabbiati da apparati dello Stato che in tutti i modi stanno cercando di nascondere quanto è accaduto dentro il poligono del Salto di Quirra“.

Ancora secondo il parlamentare isolano “aleggia nel comportamento di generali e ministro della difesa il palese tentativo di insabbiare, negare, pur di nascondere quanto è successo in quel poligono ci sono tutti gli elementi, compresi quelli di natura giuridica, per riaprire il processo per disastro ambientale, mancate bonifiche e per omicidi plurimi”.

Nel corso dei lavori della commissione è emerso che “anche nel 2008 si sono svolte operazioni devastanti quali la distruzione di migliaia di tonnellate di armamenti di ogni genere generando vere e proprie nubi tossiche che si sono adagiate sui paesi limitrofi al poligono. Si trattava di materiali nocivi e nanoparticelle che hanno devastato l’ambiente e gravemente nuociuto alla salute pubblica. Ci sono fatti inesplorati, rimasti senza una risposta, come la notizia criminis dell’interramento a Quirra di fusti di sostanze velenose (diserbante  utilizzato  nella guerra  del Vietnam e prodotto  da una  ditta  di Seveso, presumibilmente Napalm); il governo e il ministro dell’ambiente in particolar modo deve farsi attore di un’operazione verità su Quirra, dismettendo l’atteggiamento negazionista e omertoso sulla vicenda”

In conclusione – è la considerazione del deputato – stanno emergendo fatti di una gravita inaudita e quel tentativo maldestro di nascondere i fatti appare non più sostenibile davanti all’incedere delle prove.

 

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