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Processo Veleni di Quirra, oggi a Lanusei nuovi testimoni.

È durata quasi tre ore l’audizione del primo testimone chiamato stamattina dal giudice Nicole Serra nell’ambito del processo sui veleni di Quirra. Il Tenente Colonnello Alessandro Castellett Y Ballarà ha prestato servizio presso il Poligono Sperimentale di Quirra dal 1990 al 1996 e dal 2002 ad oggi.

In particolare, dal 2002 al 2006 ha operato nel settore dei radiobersagli del distaccamento di Capo San Lorenzo, si è occupato di antinfortunistica e sicurezza del personale e dal 2008 al 2011 ha avuto competenze in materia di tutela ambientale.

Le domande del PM Nicola Loi, del Procuratore Capo Biagio Mazzeo e dei numerosi avvocati della difesa, hanno cercato di fare luce su alcuni aspetti cruciali. Racconta Castellett di non aver mai ricevuto comunicazioni da parte dei suoi superiori sui pericoli della radioattività del torio, ma di aver acquisito informazioni di sua iniziativa quando iniziarono a sollevarsi le prime perplessità sull’uso di alcuni materiali.

Il dubbio lo indusse a chiedere che venissero svolte delle indagini interne per accertare che tutto fosse a norma, cosa che, a detta delle rilevazioni e delle analisi svolte dai militari, sembrava essere. Un aspetto dato da inserire però in quanto dichiarato più avanti dal testimone, che ha dichiarato che fino al 2008 non esisteva alcun disciplinare di tutela ambientale. Tale disciplinare venne invece approvato dal Capo di Stato Maggiore dell’Areonautica nemmeno dieci anni fa.

Anche al Tenente sono state chieste le modalità di sgombero dell’area usata per le esercitazioni, denominata Piazzola di lancio radiobersagli. Posti di blocco interdicevano il luogo nel momento dell’esplosione per poi riaprirlo al transito di pastori e personale del Poligono non appena finita.

Dei diversi tipi di missili testati il testimone sostiene invece di non avere ricordi in merito alle differenti tipologie. Sa però che tra questi c’erano i missili Milan, missili anticarro terra-terra con un sistema di guida che prevede l’impiego di torio. Più decisa invece la risposta alla domanda del PM sulla possibile presenza di Napalm all’interno del Poligono “L’ho sentito nominare in TV, ma al Poligono mai. Penso di poterne escludere la presenza, se ci fosse stato le voci sarebbero circolate”. Per quanto ancora tutta da verificare, almeno per ora lo spettro del Naplam, tristemente noto per gli effetti devastanti che ebbe sulla popolazione coinvolta dalla guerra in Vietnam, sembra essere scongiurato.

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