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Carla Lai continua la sua protesta incatenata davanti all’ospedale “interromperò anche l’assunzione dei farmaci”

Si è incatenata questa mattina di fronte all’ospedale Nostra Signora della Mercede a Lanusei. L’ilbonese Carla Lai, soffre di fibromialgia e da mesi attende di essere visitata per poter cambiare la terapia del dolore che segue.

La protesta della donna, che ha iniziato lo sciopero della fame, si fa sempre più grave “non ho mangiato nulla tutto il giorno, ho bevuto solo dell’acqua” e in attesa della risposta ha minacciato l’interruzione dell’assunzione dei farmaci.

La risposta della ASSL è arrivata , si legge nella nota stampa”pur comprendendo il disagio della paziente che questa mattina ha protestato davanti al Presidio Ospedaliero Nostra Signora della Mercede di Lanusei, il Direttore ASSL Lanusei, Giuseppe Frau, e Sandro Rubiu direttore del Distretto a cui il Centro di Cura del paziente con dolore afferisce, ritengono inadeguate le modalità della contestazione rispetto alle volontà dell’Ats di proseguire e potenziare questa tipologia di assistenza e al servizio finora assicurato”.

Ed ancora “Grazie anche alle risorse messe a disposizione la ASSL ha in programma il suo rafforzamento con ulteriori figure specialistiche che affianchino quelle  presenti anche se si tratta di professionalità (medici palliativisti), di difficile reperimento.

Sulle questioni specifiche e personali sollevate dalla paziente la ASSL precisa che la stessa è in carico al servizio  e che se è vero che due appuntamenti sono stati rimandati dalla struttura per assenza del medico, un altro è stato  rimandato dalla stessa utente. Appuntamento che non è stato possibile ricalendarizzare come richiesto dalla paziente per non compromettere i legittimi diritti di altri utenti in lista d’attesa”.

“Nelle scorse settimane si è verificata l’assenza non programmata e contemporanea dei due medici  dedicati al servizio che, come già comunicato,  riprenderà regolarmente lunedì 12 giugno e garantirà tutte le visite programmate e il recupero di quelle non effettuate.

Si precisa che il Centro di cura del paziente è un centro di riferimento di secondo livello per i medici di medicina generale per la cura del dolore cronico  e che tutte le urgenze legate al dolore acuto sono sempre garantite dai servizi competenti, a partire dal Pronto soccorso”.

 

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