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Bari Sardo. Mister Marci a 360 gradi: “Salvezza incredibile ma meritata. Più facile allenare i portieri che una squadra intera, ma la passione è la stessa.”

Una stagione iniziata male ma finita nel migliore dei modi. Ecco la sintesi del campionato del Bari Sardo del presidente Luca Congiu che ha strappato il pass per disputare il campionato di Promozione anche il prossimo anno. Salvezza ottenuta grazie alla vittoria nel play out in casa della Frassinetti (1-2 ndr).

Un girone di andata disastroso, squadra rivoluzionata a dicembre, la risalita e l’addio di Mereu con la squadra affidata all’allenatore dei portieri Alberto Marci.

«Il nostro bilancio non può che essere positivo dopo tutte le avversità incontrate quest’anno» racconta  Mister Marci «Nonostante le difficoltà abbiamo raggiunto un obiettivo importantissimo. Dopo la splendida cavalcata della scorsa stagione in Prima, non potevamo buttare tutto al vento, dovevamo almeno crederci fino alla fine con l’idea di combattere con tutte le nostre forze, per non avere poi il rammarico di non averci provato. Adesso ci stiamo gustando la salvezza come se avessimo vinto la Champions, un risultato che ci gratifica per tutti gli sforzi ed i sacrifici affrontati, un risultato per tutto il Bari Sardo ma credo anche per l’Ogliastra, calcisticamente parlando».

«Non saprei individuare un momento difficile, nel senso che mi reputo una persona molto ottimista e sono del parere che il lavoro sul campo paga sempre. Ho vissuto con questa società due stagioni eccezionali, ho giocato con loro qualche stagione fa sempre in Promozione ed ho conosciuto lo spirito calcistico bariese: quella voglia, quella grinta, quella fame di dimostrare sempre di non essere inferiori a nessuno, quello spirito di chi non molla mai, di chi lotta sempre per ottenere il massimo. Ecco perché ero convinto che avremmo potuto farcela ed ho accettato la proposta del Bari Sardo senza battere ciglio. Poi a dicembre la società ha fatto uno sforzo enorme, per sopperire al gap tecnico della squadra costruita ad agosto, ed è stato poi un altro campionato» afferma il mister.

«Ragionando a mente fredda posso dire che dopo la splendida partita in casa contro il Quartu 2000 ( vinta per 4 a 0 ndr), abbiamo assaporato il sogno della salvezza diretta e questo ha condizionato da un punto di vista mentale la partita successiva con la Frassinetti che abbiamo poi perso, tornando sulla terra ferma. A parte la partita dello spareggio, la reazione più bella è stata contro la corazzata Guspini, dove vincere avrebbe significato tanto» ricorda Alberto Marci «Pronti, via. Eravamo sotto di due goal dopo appena 18 minuti, una mazzata che poteva distruggerci. Ed invece abbiamo offerto una prestazione formidabile, giocando con grande carattere e determinazione, agguantando il pareggio al 90°. Abbiamo provato a vincere anche nei minuti di recupero, poi è andata come è andata. Posso comunque dire di essere stato fortunato, di aver avuto un gruppo di giocatori ma soprattutto di uomini, che si sono messi a completa disposizione, mi hanno trasmesso molta fiducia. Ed io credo di averla trasmessa a loro. Abbiamo lavorato, lavorato e lavorato ed ancora lavorato sul campo. Veramente unici e si meritano quello che si sono conquistati. Bravissimi».

«Non nascondo che sia sicuramente più facile allenare i portieri che tutta la squadra, senza ombra di dubbio. Però sono due passioni che amo in egual misura. Io sono stato portiere e quando ero ragazzo non ho mai avuto veramente un allenatore dei portieri, ci si limitava a missili terra-aria calciati dal mister o estenuanti tuffi su terreni come marmo. Quindi mi è sempre rimasto questo pallino, il desiderio di diventare un giorno l’allenatore dei futuri “portierini”. E alla fine ci sono arrivato e non nego che mi piace e mi regala molte soddisfazioni» conclude il mister, facendo un bilancio a 360 gradi delle sue esperienze fuori e dentro al campo «Alla fine queste passioni sono diventate il mio lavoro. Allenare una prima squadra comporta più responsabilità ma allo stesso tempo è l’occasione migliore per mostrare agli altri la propria idea di calcio, cosa si pensa e come si vive il campo. Lavoro nel mondo del calcio da ben 17 anni, tra portieri e squadre di ragazzi, dai piccoli amici fino alla juniores raggiungendo anche traguardi importanti. Questa salvezza ottenuta col Bari Sardo, in realtà è la seconda in carriera, la prima volta è stata col Su Planu, non avevo ancora il patentino quindi ero “relegato” a bordo campo. Ho sostituito mister Taglialatela dopo la sonora sconfitta in casa del Villagrande, che ci ha mandato ai playout vinti poi contro Monserrato e Seui».

«Non so cosa mi riserva il futuro – conclude Mister Marci – spero di riuscire a lavorare e a restare nel mondo del calcio. Ci tengo a ringraziare il Bari Sardo  per l’occasione che mi è stata concessa e per la fiducia che è stata riposta in me. Ringrazio la mia famiglia che è stata sempre con me e mi ha sempre sostenuto. Un ringraziamento speciale va al mio più stretto collaboratore, Marcello Puddu, perché è stato il primo a credere in me e nonostante tutti i suoi impegni tra lavoro e famiglia, ha accettato la proposta di lavorare insieme ed è stato un determinante per il raggiungimento del risultato. Un grazie di cuore a tutta la squadra, che porterò sempre nel cuore, una stagione cosi rimarrà sempre come un bellissimo ed indelebile ricordo».