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L’urban dance del ballerino Riccardo Palmas al festival della scienza ad Arzana

E’ iniziato ieri il primo festival della scienza ad Arzana, una manifestazione all’insegna della scienza che, attraverso laboratori, conferenze, dibattiti, spettacoli e giochi, intende favorire nei partecipanti la conoscenza, approfondimento e apprendimento di temi scientifici attraverso l’uso di metodologie stimolanti e accessibili a tutti.

L’evento formativo ogliastrino intende porre le basi per promuovere un interscambio tra diversi istituti, isolani e non, attraverso la creazione di una rete, che favorisca scambi ed arricchimento e crei e mantenga relazioni costruttive.

Il tentativo di rendere la scienza alla “portata di tutti” ha condotto gli organizzatori e gli studenti a delle associazioni davvero intriganti: ad esempio, l’Urban Dance è divenuta un riferimento alla geometria.

La crew del ballerino lanuseino Riccardo Palmas in arte Riko ha quindi partecipato ieri alla manifestazione, con lo spettaccolo “Scienze arte e danza di strada” con quattro coreografie spettacolari, che sono andate a riprodurre cerchi, parabole, forme geometriche, linee. Racconta Riccardo Palmas “i ballerini Alessia Lai e Matteo Todde hanno eseguito un assolo a testa, la coreografia di Alessia riproduceva forme circolari, quella di Matteo linee rette con la tecnica della dance urbana, hanno poi eseguito in coppia una coreografia sulla simmetria”.

Per l’ultima coreografia in programma il ballerino Palmas ha ripercorso la storia della musica black, e ha spiegato ” prendendo quattro passi base della danza urbana ne abbiamo riprodotto l’avoluzione dagli anni ’70 a oggi, facevamo notare non solo l’evoluzone della danza urbana ma anche i tempi musicali diversi, i BPM diversi, come questi rallentano in una certa epoca musicale, come diminuiscono in un’altra, e dove le percussioni sono più forti, era tutto basato insomma sul calcolo, sulla matematica”.

Non solo i ballerini sono stati i protagonisti dello spettacolo, ma anche per il resto della classe il lavoro è stato tanto, ha raccontato ancora Riko “alcuni alunni hanno costituito lo staff per la realizzazione dello spettacolo, altri si sono occupati della scenografia riproducendo con lo stile della street art un murales con figure geometriche stilizzate, altri ancora hanno lavorato al back stage realizzando video e scattando le foto, che sono diventate poi una mostra”. I giovani hanno poi lavorato alla presentazione, non solo dello spettacolo ma anche delle coreografie, ha aggiunto Palmas ” i ragazzi presentavano le coreografie in stile radiofonico, con una spiegazione estemporanea di quello che i ballerini stavano realizzando”.

Un’esperienza formativa non solo per i giovani ma anche per lo stesso Riko “queste tematiche sono state molto importanti anche per me per farmi crescere come coreografo” e ha concluso “grazie infinite alla mia famiglia K.Evolution, a tutta la loro classe, la 2A del Liceo Scientifico di Lanusei e alla professoressa di matematica Anna Marongiu per la splendida proposta di unire le danze urbane al concetto di forme e geometria”.

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