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Coldiretti Nuoro Ogliastra. Cualbu : “Aziende agricole sul lastrico: la politica faccia la sua parte”

Coldiretti Perdas

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Tra le richieste: riconoscimento dello stato di calamità naturale e continuità territoriale

L’agricoltura è in ginocchio e manda continui sos alla politica regionale. La pesante siccità di questa primavera rischia di mandare sul lastrico le aziende già pesantemente colpite da numerose altre problematiche. A cominciare dalla bassa remunerazione dei prodotti, in primis il latte, crollato più del 50 per cento in due anni, mentre contemporaneamente i costi di gestione lievitano inesorabilmente di mese in mese.

A lanciare l’allarme è Coldiretti Nuoro Ogliastra che nei giorni scorsi ha riunito i dirigenti provinciali per fare il punto sulla grave crisi che sta attraversando il mondo della campagna.

La nevicata straordinaria di gennaio non è stata assorbita dalle aziende che hanno subito danni ingenti alle strutture con la perdite di diversi animali. Altrettanti sono arrivati con le gelate e dalla fauna selvatica. Per non parlare dei ritardi cronici nella liquidazione dei premi comunitari o la peste suina che da mesi costringe tantissime aziende dell’Ogliastra a vedersi bloccate le vendite e aumentare a dismisura le spese per alimentare animali che poi non avranno più mercato.

La situazione è drammatica – è la sintesi del presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra Simone Cualbu – Ad un mercato distorto e poco trasparente e alle negligenze politiche si aggiunge un clima inclemente. Un mix diabolico che le aziende non riescono più a reggere”.

“La politica non può continuare a fare da spettatore passivo – attacca il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra Alessandro Serra -. E’ necessario un intervento immediato con il riconoscimento della calamità naturale e l’applicazione di tutte le direttive previste dal decreto legislativo 102. La siccità, oltre al contingente, farà sentire le sue conseguenze a lungo. I pastori sono senza pascolo e gli agricoltori in molti casi saranno costretti a lasciare il raccolto nel campo viste le esigue quantità che non riusciranno a pagare neppure le spese”.

Da qui la richiesta deliberata all’unanimità dall’assemblea provinciale: “chiedere alla Regione di abbattere i costi di trasporto. Gli allevatori, a causa della siccità, saranno costretti ad acquistare fuori dalla Sardegna il foraggio e non potranno caricarsi anche gli alti costi di trasporto – dice Simone Cualbu – Non vogliamo aiuti a pioggia ma interventi concreti per abbattere le spese dovute alle calamità naturali”.

Altro capitolo è quello delle aziende in biologico. “Vista l’annata, i raccolti, dove si faranno, non basteranno a coprire i consumi dell’azienda, per questo chiediamo una deroga nell’acquisto delle scorte per consentire di abbassare i costi a carico di queste aziende virtuose”.

 

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