Silvia ha frequentato il Liceo Classico di Lanusei dove l’anno prossimo si diplomerà. E’una ragazza di quasi diciotto anni, simpatica, solare e intelligente, sempre pronta ad accettare nuove sfide. E’ la sua curiosità che l’ha spinta a partire: Silvia non smette mai di conoscere ed imparare. Accetta la proposta dell’intervista con entusiasmo, nella speranza che la sua testimonianza possa aiutare altri ragazzi che hanno intenzione di compiere il suo stesso percorso.
«Ho deciso di partire in Thailandia perché avevo bisogno di qualcosa di diverso. Non perché non sia affezionata alla mia terra d’origine, ma non amo la quotidianità ed ero alla ricerca di nuove esperienze» racconta Silvia «avevo indicato nelle preferenze anche altri paesi ma alla fine sono stata scelta per la Thailandia».
L’Italia e la Thailandia sono dei paesi profondamente diversi. Non è stato semplice per la giovane lanuseina abituarsi a un sistema di valori e a una cultura così diversa dalla nostra. Uno degli aspetti che nel primo periodo del viaggio l’hanno colpita di più, è quello del sistema scolastico, per alcuni versi migliore rispetto al nostro, per altri peggiore.
Silvia si è dovuta abituare a inchinarsi per salutare gli sconosciuti o gli adulti. Ci racconta che ha dovuto imparare a pregare un dio e a seguire una religione che influenza la cultura popolare in ogni suo aspetto. Ha dovuto anche accettare il comportamento dei suoi coetanei, che non abituati a vedere stranieri, la salutavano estremamente intimiditi e addirittura le facevano le foto di nascosto quasi fosse una vip. Silvia ora è una persona diversa da quella che era prima di partire, è più matura, più cosciente, più critica. Ormai mancano pochi giorni al suo rientro in Italia.
«Mi ritrovo ora a contare i giorni che mancano al rientro, eppure sembra ieri che facevo il conto alla rovescia prima della partenza. È incredibile come un anno possa volare senza che tu nemmeno te ne accorga. Per me questo è stato un anno speciale, fatto di sfide e di grandi cambiamenti, di difficoltà ma anche di soddisfazioni, di fallimenti ma soprattutto di conquiste. Un anno di crescita e di scoperta. Nove mesi fa ho lasciato tutto ciò che per 17 anni avevo chiamato casa, famiglia, amici, normalità. Ho lasciato ogni certezza e garanzia e sono partita, con un bagaglio pieno solo di curiosità e voglia di vivere» racconta Silvia.
Silvia adesso non è più solo una “farang”, una straniera, come all’inizio era spesso chiamata lungo i corridoi della sua scuola; è diventata un’abitante di quei luoghi. In lei ora ci sono nuove radici che crescono insieme a quelle più antiche e mai dimenticate della sua terra natia.
«Sarà difficile riadattarmi alla quotidianità della mia vecchia vita ma continuerò ad essere me stessa, portando con me le qualità acquisite durante questi mesi» conclude la studentessa lanuseina «E se c’è qualcosa che so per certo, è che al rientro apprezzerò di più aspetti della nostra cultura e della nostra bellissima terra, che prima avevo sempre trascurato e dato per scontati. Mi mancheranno però alcune cose della Thailandia, come i mercati di strada dai mille profumi e colori, i sorrisi delle persone di qui, sempre cortesi verso il prossimo ma soprattutto la loro filosofia di vita sempre positiva».