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Sempre più sardi sognani di arruolarsi nell’esercito: boom di iscrizioni negli ultimi quattro anni

Sarà la crisi, sarà che il mestiere del soldato è cambiato molto da quando è stato soppresso il servizio di leva obbligatorio diventando a tutti gli effetti un lavoro, ma sta di fatto che sempre più sardi sognano di indossare l’uniforme nel proprio futuro.

Dal 20 aprile scorso oltre mille giovani sardi e sarde hanno sostenuto le prove di efficienza fisica al comprensorio polisportivo militare “Rossi” di Cagliari per entrare nell’Esercito come volontari in forma prefissata di un anno. Sono invece 649 i posti a disposizione per il triennio 2017-2020.

È stata proprio l’istituzione del centro di addestramento nel capoluogo sardo che dal 2013  ha fatto registrare un aumento del 25 per cento delle domande per “Vfp1”. Prima della creazione della struttura a Ponte Vittorio infatti gli aspiranti soldati dell’isola si dovevano sobbarcare i costi di una trasferta al centro di Foligno, in Umbria.

Un andamento generale molto positivo in cui si distinguono anche le donne. «Il trend è in crescita – ha evidenziato all’Ansa il generale Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando militare Esercito Sardegna – dal 2013 fino ad oggi abbiamo un incremento del 25 per cento di personale arruolato grazie anche a questa agevolazione fornita ai sardi. Tra chi prova i test, circa il 20 per cento sono ragazze e in fase di arruolamento si assestano intorno all’8 per cento».

 

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