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È morto a 97 anni Modesto Melis, testimone diretto dei campi di sterminio nazisti

Modesto Melis, originario di Gairo, sopravvissuto ai lager nazisti

«Com’è stato possibile che proprio io, tra migliaia di altri i cui corpi sono stati combusti nei forni e le ceneri sparse sul terreno a concimare i campi, sia sopravvissuto? E’ una domanda che ancora, dopo che da decenni sono scomparsi gli incubi che tormentavano le mie notti, mi travaglia e, di soppiatto, si insinua spesso tra i miei pensieri»A questa domanda, scritta nella copertina del libro “L’animo degli offesi” che racconta la sua tragica storia, Modesto Melis ha cercato di dare una risposta per più di 70 anni.

Fino a ieri, quando l’ex paracadutista della Folgore nato a Gairo nel 1920 si è spento in pace nella sua Carbonia, dopo essere sopravvissuto ai forni di Mathausen e Gusen, i campi di concentramento in cui è stato recluso tra il ’44 e il ’45 per aver rifiutato di collaborare con la Repubblica di Salò.

Modesto Melis era uno degli ultimi sopravvissuti sardi allo sterminio nazista. Di sicuro uno dei più attivi. Per anni ha girato nelle scuole della provincia, raccontando ciò che è stato e ciò che non deve più essere. Nel libro di Giuseppe Mura, frutto di anni e anni di drammatici racconti è racchiusa la sua storia, preziosa testimonianza del passato.

L’orrore dei campi di sterminio non gli ha mai tolto la voglia di vivere, neanche negli ultimi anni di vita. Due anni fa, nelle campagne di Serdiana, una grande impresa alla veneranda età di 95 anni. Un volo in paracadute ripreso dalle telecamere che ha fatto il giro del web. “Sei pronto? Occhéi? Occhéi!”, queste le semplici parole prima di festeggiare con un ‘salto nel blu’ il suo 95esimo compleanno.

Ma non è stata questa l’impresa più difficile negli ultimi anni di vita dell’ex prigioniero politico. Nel 2014 trova coraggio e ritorna lì dove ha conosciuto il male, quello vero, a Mathausen. «Un orrore», disse dopo aver visto ancora integra la camera a gas. Ma tornare lì fu una battaglia vinta, come tutte quelle combattute nella sua esistenza. I funerali si terranno nella sua Carbonia mercoledì 11 gennaio alle 15.30 nella Chiesa di San Ponziano.

(Mario Marcis)

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