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Ginevra: sequestrate undici auto di lusso al figlio del dittatore della Guinea Equatoriale

Undici supercar sequestrate, tra cui una Porsche 918 da oltre 700 mila euro, una Bugatti Veyron che sfiora il milione, una Koenigsegg One, di cui esistono al mondo solo 7 esemplari e il cui valore supera i 2 milioni e mezzo, alcune Ferrari e una Mc Laren P1.

Una scuderia automobilistica da fare invidia, ma che in questo caso suscita una certa amarezza visto che l’uomo al quale sono state sequestrate nei giorni scorsi a Ginevra,  nell’ambito di di un’inchiesta per riciclaggio avviata dalla procura federale elvetica in collaborazione con la magistratura francese, proviene da un paese, la Guinea Equatoriale, in cui oltre metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà.

Una realtà fatta di miseria e fame, che non ha impedito a  Teodorin Obiang, vice-presidente del paese africano, di vivere da nababbo, con un tenore di vita non giustificabile visto che l’uomo, nel suo paese, guadagnerebbe circa 80mila dollari all’anno. 

L’intenzione di Obiang, figlio dell’omonimo Teodoro Obiang, presidente-padrone della Guinea Equatoriale da 37 anni, era quella di caricare le auto di lusso su un aereo cargo, per evitare il sequestro, ma gli inquirenti elvetici hanno avuto la meglio.

“Ha distratto fondi pubblici dal Tesoro della Guinea”, lo accusano gli inquirenti. In sostanza lui e il resto del clan, guidato dal padre, hanno venduto le concessioni petrolifere della Guinea Equatoriale, intascando mazzette colossali”.

Contro il sequestro dei beni dell’erede Obiang il governo guineano ha interposto appello, presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, denunciando “metodi spettacolari da parte della magistratura francese”.

 

 

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