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Monte Attu: sabato sera da incubo per un sedicenne cagliaritano

carabinieri

carabinieri (foto di repertorio)

Brutta disavventura per un ragazzo cagliaritano di 16 anni, che sabato sera intorno alle 23 faceva rientro a casa di un amico dal quale si trovava ospite, in zona Monte Attu a Tortolì.

Arrivato all’altezza della stazione di Fra Locci, la passeggiata del ragazzo è stata interrotta da un’auto nera di passaggio, probabilmente una Citroen, che lo seguiva e cercava di attirare la sua attenzione con gli abbaglianti.

Giunto al passaggio a livello di Monte Attu, notando l’insistenza dell’automobilista, il ragazzo decide di fermarsi. L’uomo alla guida, approssimativamente sui 45 anni, gli chiede dove sia possibile trovare dei locali in cui trascorrere una serata divertente. Una richiesta alla quale il giovane tenta di rispondere avvicinandosi al finestrino.

Affacciandosi, una scena raccapricciante: l’uomo sta praticando degli atti osceni. Istintivamente il ragazzo gli sferra un pugno sul volto e si dà alla fuga. Immediata la reazione dell’automobilista che lo insegue con l’auto tentando di investirlo.

Il giovane si salva lanciandosi in mezzo a dei cespugli e riuscendo a scavalcare la recinzione di una casa.

Immediata la telefonata alla madre che da Cagliari allerta i carabinieri che in poco tempo arrivano.

Durante l’attesa l’incubo continua: mentre il ragazzo è nascosto all’interno del giardino, continua a sentire il motore dell’auto dell’uomo che passa più e più volte nel tentativo di trovarlo.

Durante l’attesa dei carabinieri il sedicenne ha chiamato l’amico che lo ospitava e che non ha perso tempo e si è messo alla ricerca del ragazzino e dell’auto. “Era molto spaventato – spiega Nicola Usai – Quello che è successo al mio amico di soli sedici anni è un fatto troppo grave e lui ancora oggi sta male ripensandoci..poteva andare molto peggio. Per fortuna il mio amico ha avuto la prontezza di riflessi che gli ha permesso di uscirne, terrorizzato, ma in buone condizioni”

Questo l’appello della madre del ragazzo attraverso la pagina Facebook Sei di Tortolì-Arbatax se..: “Vi chiedo di far girare questo post e di non sottovalutare questa situazione. E’ veramente importante per i nostri figli…se fosse stata una ragazzina non si sa come sarebbe finita…Questo è un elemento troppo pericoloso. Collaboriamo affinché si riesca a identificarlo”

 

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