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Goldentyre Sardegna Rally Race. Vittoria del catalano Juan “Sherco” Pedrero

Goldentyre Sardegna rally race: è Juan Pedrero, 38 anni, catalano di Canet Del Mar il vincitore dell’edizione 2016. Il suo nome, come raccontano dal Bike Village è scritto sulle “tavole della legge” dell’appuntamento centrale del Mondiale Cross-Country Rally, inciso con il laser e la dinamite.

La battaglia è stata agguerritissima. L’avversario da battere era Xavier de Soultrait, alla ricerca di una prestazione che gli consentisse di tornare nelle grazie del Team Ufficiale Yamaha. Il francese aveva infatti conquistato  la leadership del rally già a partire del prologo, mantenendola fino alla fine della terza tappa con una grandissima maturità agonistica anche se questo non gli ha permesso di vincere.

Come spiegano gli organizzatori il “Sardegna Rally è così: offre ai suoi amanti una vicenda appassionata dal fascino irresistibile, ma non perdona. È il rally che offre ai suoi partecipanti una “laurea” in navigazione, uno dei fattori cruciali della corsa e della disciplina, ma non ammette errori”.

Grande show del francese De Soultrait che chiude vincitore la seconda gara aprendo la pista e resistendo agli attacchi di Botturi e Pedrero, rispettivamente primi al termine della seconda e della terza tappa.

Decisiva e spettacolare la quarta tappa, sul primo “anello” di Arbatax,  nella quale Juan Pedrero si è lanciato  in un’impresa “storicamente” impossibile: partire per primo, aprire la pista e tentare di aggiudicarsi la speciale più lunga del Goldentyre Sardegna Rally Race.

Nulla di fatto a metà della tappa, ben 165 chilometri di prova speciale, ma alla fine, senza commettere errori, Pedrero è riuscito a rompere l’equilibrio e ad aggiudicarsi la speciale staccando De Soultrait di 55 secondi.

Ma non era ancora finita. Colpevole di aver “tagliato” involontariamente sul percorso, De Soultrait è stato penalizzato: cinque minuti poi ridotti a tre e un vantaggio di appena 17 secondi.

Un’inezia e il vantaggio sull’ordine di partenza della tappa conclusiva, che non hanno innervosito Pedrero. “Abbandonato ogni tatticismo lo spagnolo è partito in un attacco irresistibile dando vita a un emozionante duello  fino a dieci chilometri dalla fine”.

Dopo cinque tentativi e un podio, il Gigante Catalano è il  vincitore del Goldentyre Sardegna rally race. L’impresa esalta il pilota e gli avversari e trasforma il rally nel thriller più affascinante della stagione.

Il podio del Rally di Antonello Chiara e Gian Renzo Bazzu è stellare: Joan Pedrero, Xavier De Soultrait, Armand Monleon, ma il parterre è non meno avvincente. Alessandro Botturi, vincitore della terza e dell’ultima tappa con l’en plein sulle prove speciali, Olivier Pain per la prima volta sulla Beta ufficiale da Dirt Racing, Kevin Benavides, prima Honda ufficiale, e poi Adrien Van Beveren, tra i protagonisti della prima ora condannato” da un errore. Infine Vanni Cominotto sul podio virtuale degli italiani, il nono posto di Helder Rodrigues e la decima posizione assoluta di Andrea Mancini.

Cinque tappe, nove prove speciali, 1.300 chilometri dei quali quasi 800 cronometrati, una lunga e intensa tappa marathon, quattro province e ben 65 comuni della Sardegna attraversati nel triangolo d’oro Budoni-Sa Itria-Arbatax, il bivacco memorabile al santuario e l’ospitalità “regale” delle strutture coinvolte.

Dopo la 4a Tappa 1. PEDRERO (SHERCO 450) in 14:31’15.00; 2. DE SOULTRAIT (YAMAHA 450) a 43.70; 3. MONLEON HERNANDEZ (HUSQVARNA 450) a 2’17.33; 4. BOTTURI (YAMAHA 450) a 2’56.93; 5. PAIN (BETA 430) a 3’58.89; 6. BENAVIDES (HONDA 450) a 7’58.13; 7. VAN BEVEREN (YAMAHA 450) a 9’30.79; 8. COMINOTTO (HUSQVARNA 500) a 23’17.80; 9. RODRIGUES (YAMAHA 450) a 23’30.69; 10. MANCINI (BETA 430) a 26’26.44

 

 

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