Il Lanusei nella storia. Con la vittoria sabato scorso contro il Castiadas (1-0 gol di Venneri), la matricola allenata da Francesco Loi, si è guadagnata la permanenza in serie D, risultato sportivo di grande rilievo data la prima partecipazione assoluta di una squadra ogliastrina in questa categoria.
Uno dei protagonisti della stagione esaltante dei biancorossoverdi è stato sicuramente Mario Masia, 30 anni, tornato alla base e nella squadra del suo paese dopo anni vissuti altrettanto da protagonista con le maglie di Olbia e Nuorese, solo per citare alcune squadre.
“Il bilancio stagionale è assolutamente positivo – racconta Masia – dato che siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo. Personalmente ho giocato con continuità e sono contento per come il gruppo e la società mi hanno accolto, facendomi sentire a casa. Fare il capitano e giocare qui è stata una grande responsabilità ma anche motivo di orgoglio per me. Abbiamo centrato una salvezza meritata a mio modo di vedere”.
“Dopo un inizio promettente, abbiamo attraversato un periodo veramente difficile. Il momento più duro di sicuro è stata la sconfitta casalinga contro il Cynthia 1920 (0-1) alla 27esima giornata, venendo risucchiati nel discorso playout. Ma fortunatamente, dopo le successive sconfitte con Albalonga e Viterbese, abbiamo vinto a Budoni e a San Cesareo acquistando nuovamente fiducia. Sicuramente il momento più bello è stato il gol di Venneri contro il Castiadas nella finale playout: abbiamo esultato sotto le tribune di un Lixius strapieno. La salvezza è tutta per questo gruppo, nessuno escluso: dal magazziniere al presidente, con un pensiero anche alla mia ragazza e alla mia famiglia che mi seguono da tanti anni. L’ultima dedica è per Gibilo, un mio amico che non c’è più, figlio di Gianni Agus, un nostro dirigente.”