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In Ogliastra la “centrale” della banda dei portavalori

rapina, immagine simbolo

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Giovanni Olianas

All’indomani della maxi retata che ha fatto finire in carcere venti persone per associazione a delinquere, l’Ogliastra intera si è svegliata attonita e sgomenta. Epicentro dell’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, due paesi ogliastrini, Villagrande Strisaili e Talana. Nel primo vivono e lavorano i tre fratelli Olianas, Carlo, Giovanni e Gianluigi, nel secondo due cugini , Sergio e Luca Arzu  strettamente imparentati con il più noto Raffaele.

A suscitare maggiore sgomento è stato l’arresto di Giovanni Olianas, 51 anni, conosciutissimo in Ogliastra e non solo per il suo ruolo passato di consigliere provinciale del Pdl ma anche perchè attualmente amministra il centro ogliastrino come vicesindaco nella giunta guidata dal sindaco Pd Giuseppe Loi. Un insospettabile finito nel mirino degli investigatori (Polizia e Guardia di finanza che nel blitz di ieri hanno messo in campo oltre 300 uomini)  perchè  ritenuto la mente della banda che assaltava i portavalori e i caveau in tutta la Sardegna e che si apprestava a colpire anche nella Penisola.

 

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