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La protesta dell’Ogliastra farà tappa a Cagliari

Anna Piroddi

Anna Piroddi

L’Ogliastra intera ha detto no. Ha detto no ad ogni tentativo di “razionalizzazione dei servizi” che toccano i diritti essenziali del cittadino, sanità e sicurezza in primis.

Lo ha fatto con una manifestazione (ben testimoniata dalle fotografie di Anna Piroddi) che ha contrapposto alla fredda logica dei numeri e del burocratese, l’inarrestabile forza dell’esistenza nella sua stessa quotidianità. Lo ha fatto col passo leggero del ballo sardo danzato da chi ha voluto sfilare in costume, lo ha fatto con il colore arancione del fiocco indossato dai dipendenti della Asl, con il piglio deciso degli avvocati in sciopero e degli studenti delle scuole ed ancora con le tute arancioni degli operai dell’ex Intermare sarda. Lo ha fatto con un unico abbraccio, fatto di migliaia di persone, cittadini ed amministratori, che ha racchiuso l’ospedale di Lanusei.

Ed ora che l’Ogliastra intera ha detto no alla chiusura del Tribunale e al depotenziamento del suo presidio ospedaliero, chi si farà carico di portare queste istanze a Cagliari e a Roma? Certo la mattina dopo ha il sapore gradevole di un’impresa titanica, ha la forza della pietra scagliata da Davide contro Golia. E’ una bella sensazione che però non placa il timore che questa voce possa rimanere inascoltata. C’è chi avrebbe voluto un segnale più forte dalla politica, una risposta concreta. Che ancora non è arrivata.

foto di Anna Piroddi

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