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Emergenze in ostetricia: concluso alla Asl di Lanusei un corso basato sulla simulazione per gestirle al meglio

Si è concluso lo scorso mercoledì 27 gennaio con le attività in situ nel Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei il corso sulla gestione delle emergenze e urgenze ostetriche che ha consentito agli operatori un aumento di competenze grazie agli strumenti più avanzati della simulazione. Alla giornata ha partecipato anche Marco De Luca, neonatologo del Pronto Soccorso Pediatrico dell’ospedale Meyer Firenze.

Il corso è stato tenuto dal personale del Centro di simulazione medica di (SIMANNU) dell’Associazione istituzione libera Università (Ailun) di Nuoro, specializzato nell’utilizzo della formazione e addestramento degli operatori attraverso la simulazione di situazioni critiche, come le emergenze ospedaliere, in cui il lavoro in equipe è fondamentale.

Promosso dalla Direzione ASL, il corso ha raggiunto l’obiettivo della preparazione dei team coinvolti nelle attività dell’Ostetricia e Ginecologia secondo il cosiddetto modello Crisis Resource Management (CRM) che integra le competenze sanitarie specialistiche con quelle cosiddette “non tecniche”: capacità di gestione del team, leadership, lavoro sotto pressione, comunicazione e prevenzione degli errori. Tenere conto di questi fattori è fondamentale: errori organizzativi, comunicazioni mancate, improprie o errate, imprevisti apparentemente banali possono determinare perdite di tempo prezioso, danni alla partoriente e al nascituro o addirittura l’esito infausto dell’intervento.

Il ricorso a manichini iperrealistici (con battito cardiaco, respirazione e altri parametri vitali misurabili e monitorabili) ha permesso la creazione scenari estremamente vicini a quelli che effettivamente si verificano in sala parto, ricostruendo tra l’altro una tipologia di emergenze, che proprio per la loro rarità, solitamente non permettono nemmeno al personale più esperto di trattare una casistica sufficiente a garantire la sicurezza delle pazienti. Il tutto senza i rischi che si corrono quando ci si rapporta a persone vere, aspetto questo rilevante anche dal punto di vista etico.

Il corso (i cui responsabili scientifici sono Gavina Porcu e Michele Loi), si è concluso con la simulazione ‘sul campo’ in Ospedale a Lanusei. Le attività formative si sono tenute prevalentemente a Nuoro a partire da settembre 2015 e si sono articolate in cinque edizioni di due giornate ciascuna alle quali hanno preso parte complessivamente una sessantina di operatori ASL divisi per gruppi di 12- 15 persone. I partecipanti (ginecologi, anestesisti, neonatologi, pediatri, ostetriche ed infermieri) sono persone che quotidianamente operano in team nell’ospedale di Lanusei e che hanno portato a casa (a Lanusei appunto) una esperienza che è acquisibile con una casistica ben superiore a quella data dal numero dei parti in Ogliastra.

Questo rappresenta un ulteriore vantaggio perché l’esperienza vissuta insieme durante le simulazioni favorisce una migliore analisi delle criticità ma soprattutto stimola la ricerca di soluzioni condivise calibrate sulla realtà ospedaliera locale, che devono quindi trasformarsi in protocolli operativi per la gestione delle emergenze reali.

Nel corso delle lezioni frontali per l’apprendimento delle abilità tecniche (cosiddette “skill stations”) i partecipanti hanno provato e ripetuto operazioni e manovre che richiedono una estrema precisione in situazioni di emergenza (tra i casi presi in considerazione esempio la distocia della spalla del neonato o l’improvvisa emorragia della partoriente). Gli operatori hanno poi partecipato a simulazioni di emergenze che richiedono l’intervento di team multidisciplinari. Il realismo di questi scenari (oltre ai manichini vengono utilizzati i macchinari e gli strumenti usati solitamente in sala parto) permette di vivere una esperienza concreta, anche dal punto di vista emotivo, fattore questo fondamentale per un apprendimento ottimale. Tutte le attività sono state videoregistrate: la possibilità di rivedersi ha dato ai corsisti l’opportunità di valutare aspetti positivi, errori e criticità.

L’ultima giornata del corso è stata particolarmente importante: le esercitazioni che si sono svolte direttamente nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del Nostra Signora della Mercede hanno permesso ai partecipanti di avere una maggiore consapevolezza di come le emergenze vengano effettivamente gestite a livello interdisciplinare, di cosa può e deve essere migliorato per garantire l’esito ottimale degli interventi. Come detto errori di comunicazione, o organizzativi e più in generale il fattore umano possono essere determinanti per l’insorgere di eventi avversi: le simulazioni sono in questo senso una modalità innovativa di formazione, molto utilizzata nei paesi anglosassoni, che risulta particolarmente utile per l’accrescimento delle competenze di chi opera in realtà come quella di Lanusei a garanzia di una sempre maggiore sicurezza dei pazienti.

 

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