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Triei. Finchè la Barca va, lascialo giocare:”Mi diverto ancora. Stagione complicata, ma ho fiducia nella mia squadra.”

Ormai il Triei ha abituato i propri tifosi a stagioni non adatte ai deboli di cuore. Inizi ad handicap, batoste e serie infinite di sconfitte per poi venire sempre fuori e raggiungere salvezze miracolose, tolto la scorso anno quando la retrocessione è arrivata dopo lo spareggio contro il Cus (spareggio perso 1-0 ndr) per poi essere ripescati in Prima a fine Agosto. Inizio promettente con due vittorie in tre partite, poi il buio. Domenica si è giocata la prima giornata di ritorno, è arrivata la seconda vittoria consecutiva, contro il Perdasdefogu per 3 a 0. Vittoria che ha permesso ai biancoverdi di salire a quota 13, +4 dai foghesini, a pari punti con il Seui e a -3 dalla salvezza. Il loro slogan è “La gente come noi non molla mai”, ed è una caratteristica della squadra di Cucca. Mario Caussi ( 2 rigori parati nelle ultime due gare), ha lasciato la porta in due occasioni contro Seulo e Ovodda, dove ha difeso i pali l’eterno Salvatore Barca, 45 anni, esponente dei “giovani” portieri ogliastrini ancora in attività come Luca Saba, Conciatori, Marcello Pilia e Massimo Guerriero. Anche il tempo per Barca sembra essersi fermato, quando contano le motivazioni, l’amore per questo sport e la passione. In porta dalla tenera età di 8 anni, scuola Baunese, ha lasciato la casa madre nella stagione 86/87, approdando per la prima volta a Triei, poi due anni a Lotzorai, due a Girasole e due a Urzulei. Poi il rientro a Triei, dove tutt’ora si fa trovare pronto quando viene chiamato in causa. Persona stimata da tutti, compagni e avversari, è uno di quei personaggi che fanno bene a questo sport.

“Domenica contro il Perdasdefogu è stata una vittoria importante – racconta Salvatore -, ci tenevamo ad inizare bene il girone di ritorno. Poi si trattava di uno scontro diretto. Grande prova della squadra, siamo entrati bene in campo, andati quasi subito in vantaggio poi Caussi ha parato il rigore del possibile uno a uno a Demurtas. Vittoria meritata a mio parere. Nota di merito anche al nostro cannoniere, Pierluca Murru, 13 gol in 15 partite, che domenica ha chiuso definitivamente i discorsi con il gol del tre a zero. Ora domenica prossima ci aspetta un’altro match impegnativo, ad Aritzo, contro una buonissima compagine. La stagione di quest’anno è molto dura, squadre aggressive contro cui non riesci a costruire gioco. Un campionato strano dove è capitato di trovarsi in vantaggio di due gol ed essere raggiunti e addirittura perdere. Ma sono fiducioso per questo girone di ritorno, lo ero quando eravamo ultimi da soli in fondo alla classifica, lo sono ancora di più ora che siamo a 3 punti dalla salvezza. Personalmente, ancora ho voglia di stare in campo. Mi sono sempre allenato, sempre con costanza e voglia, come sempre. Ho fatto il giocatore e anche il dirigente, anche senza essere nella lista dirigenziale. La passione è sempre intatta, mi piace stare in questo ambiente, dentro lo spogliatoio poi che si vinca o che si perda l’importante è lo spirito, non farsi male, sudare e divertirsi. Giocare semplice, perchè il calcio è semplice ma spesso noi vogliamo fare le cose difficili. Per quanto riguarda la prossima stagione, il tempo sarà maestro, finchè riesco io non mollo e continuo a giocare, altrimenti cosa faccio?(ride,ndr)

 

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