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Ad Arbatax l’epilogo di “Memorie dal mare” è un successo

Visione dall'alto dello spettacolo ad Arbatax (Foto Gianna Saba)

Le Memorie del Mare colpiscono direttamente al cuore delle popolazioni autoctone e di quelle che la stagione estiva richiama per un soggiorno balneare in terre di alto pregio ambientale. Succede durante le sei tappe distribuite in altrettanti approdi che il Gac Sardegna Orientale ha individuato nella variegata area geografica da sostenere, salvaguardare e potenziare. Le parole, le musiche e le pietanze scandite quasi all’unisono dai cinque protagonisti dello spettacolo (che fa capo all’Associazione Chourmo/Marina Cafè Noir), hanno creato suggestioni profonde e rare da ripetere in scenari differenti.

Ad Arbatax c’’è stato l’’epilogo finale di una tournèe che in precedenza aveva toccato anche Porto Corallo (Villaputzu), Cala Gonone (Dorgali), La Caletta (Siniscola), Santa Maria Navarrese (Baunei) e Villasimius.

Cala Genovesi, luogo che sin dalla fine del 1800 ricoverava le imbarcazioni dei pescatori di stanza in Ogliastra (qui i prodotti del mare venivano messi nelle apposite cassette, pronte al viaggio verso i mercati), ha richiamato diverse centinaia di persone. La voce narrante di Giacomo Casti ha ripescato brani di Omero, Cervantes, Giuseppe Dessì, Sergio Atzeni, tanto per citarne alcuni. Da quelle letture emerge che la nostra isola, il più delle volte inconsapevolmente, è al centro del mondo grazie alla sua posizione strategica che le permette di relazionarsi con chiunque, ma ciò non è sufficiente a salvaguardare la memoria storica. Mentre il pentolone emette i suoi accattivanti vapori, ci pensano musicisti molto noti in Sardegna, i Baska, a creare delle sonorità avvolgenti con il dub di Frantiziscu Medda Arrogalla, il set di fiati di Massimo Loriga e la chitarra di Andrea Congia (Vedere interviste in basso). A fine spettacolo gli uditori plaudenti si dispongono ordinatamente in fila per degustare la prelibata “cassola a sa casteddaja”, a base di ingredienti rigorosamente marini preparata dal cuciniere campidanese Francesco Scanu .

A fare gli onori di casa il presidente del GAC SO Fabrizio Selenu che ha ricordato come queste attività sono utili a valorizzare il mondo della pesca e l’intera l’attività delle imprese legate alle produzioni ittiche nei territori interessati (54 partners di cui 13 comuni da Posada a Villasimius). “Nessun progetto di sviluppo turistico – ha detto – può fare a meno di quelle che sono la storia, la cultura, la tradizione di questi posti. Memoria del mare é uno dei tanti spettacoli che danno un solido aiuto alla cultura marinaresca”.

 

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