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Bari Sardo. I consiglieri dell’Alternativa sugli incarichi affidati in modo arbitrario: “No alla corruzione”

alternativa barisardo

Il 21 maggio i consiglieri di minoranza del comune di Bari Sardo Ivan Mameli e Valerio Dettori (del gruppo consiliare l’Alternativ@) hanno presentato una proposta relativa all’istituzione di elenchi di professionisti alla quale il Comune possa eventualmente attingere per affidare incarichi sotto i 100mila euro, così come nella  maggior parte dei comuni ogliastrini.

Con questa proposta, i consiglieri avevano tra i principali obiettivi quelli di avere una maggiore qualità dei servizi offerti (valutando le competenze specifiche di ciascun professionista, si può affidare l’incarico al più idoneo), portare un risparmio al Comune (nel caso ci sia più di un professionista che risulti idoneo all’incarico, si può optare per il preventivo più vantaggioso), rendere più trasparente il sistema di affidamento degli incarichi e permettere anche ai professionisti che non hanno contatti con l’amministrazione di poter lavorare per l’ente, dando così priorità a competenze e offerta. Del resto, la lotta alla corruzione si fa anche adottando gli strumenti più idonei per contrastarla.

Il Consiglio si era espresso allora favorevolmente in merito a questa proposta, condividendone le motivazioni e gli obiettivi. Ma poi le cose sono andate diversamente. “Alle parole non seguono mai i fatti” spiegano i consiglieri Mameli e Dettori “la proposta sembrerebbe passata nel dimenticatoio. Se avere un Elenco dei Professionisti porta a tanti vantaggi, non averlo può portare a fenomeni gravi, come quello della corruzione. Attualmente, nel caso di affidamento di incarichi professionali sotto i 100mila euro, con l’Art. 90 del Codice degli Appalti, si dà la possibilità ai comuni di affidare la redazione del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo a soggetti esterni, in caso di carenza in organico di personale tecnico. Il modo in cui vengono scelti questi tecnici, nella pratica, risulta del tutto arbitrario. In questo modo potrebbe succedere che il comune affidi gli incarichi ad amici e parenti dei politici di turno, in cambio di altri favori o di somme di denaro, o ancora come di recente svelato dall’inchiesta Sindacopoli, diventare un sistema tra più Enti che collaborano più per l’interesse personale che per quello della collettività”

Sono gravi le accuse mosse dai consiglieri del gruppo L’Alternativa nei confronti del primo cittadino Paolo Fanni e dei suoi collaboratori. Accuse, che hanno anche dei chiari precedenti, come raccontano Dettori e Mameli: “Abbiamo ammonito tempo fa in consiglio l’amministrazione relativamente alla “leggerezza” con cui aveva affidato quattro incarichi di progettazione preliminare ad un unico tecnico, che non disponeva delle qualifiche per affrontare progetti così diversi tra loro. Ci chiediamo come sia possibile che a più di un anno di distanza da questa proposta, che ha visto il parere favorevole da parte di tutti i consiglieri, non si sia fatto ancora nulla. La messa in pratica di una proposta che prevede l’istituzione di un elenco di professionisti da cui attingere in caso di necessità nel rispetto dei principi cardine dell’azione amministrativa come efficienza, imparzialità ed efficacia non piacciono a questa Amministrazione?”.

 

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